Pubblicazioni - Editoria

di Chiara Frugoni

Che Francesco e Chiara d'Assisi siano stati personaggi capaci di affascinare tantissimi loro contemporanei e di ricondurli alle esigenze radicali del Vangelo è un dato storico innegabile. Che questo fascino si sia dilatato nel corso dei secoli al di là di ogni barriera confessionale, magari smarrendo a volte il significato più profondo del messaggio di quei due giovani cristiani assisani, è altrettanto certo. Che anche in tempi recenti alcuni elementi della loro vita e predicazione abbiano ispirato - più o meno debitamente - movimenti ecologisti e pacifisti di ogni colore è difficilmente negabile. Quello che può sorprendere è che questo fascino evangelico non cessi di fluire genuino ogniqualvolta si ritorna alla vita concreta di Chiara e Francesco, al loro modo di guardare il mondo e di operare perché cambi sulle tracce di Cristo. È il fascino che si sprigiona nello stupendo e avvincente studio che Chiara Frugoni ha dedicato ai due santi assisani: Storia di Chiara e Francesco (Einaudi, pp. 202, €18). L'autrice nutre un'amorosa predilezione per Chiara, in cui a ragione scorge il nucleo più genuino dell'intuizione francescana e la capacità di conferirgli continuità storica e solidità comunitaria.
Non è quindi la prima volta che offre a un pubblico più ampio i tesori del suo scrutare questa pagina unica della vicenda del Vangelo nell'Italia medievale, eppure anche quest'ultimo testo custodisce una sorprendente freschezza e ci restituisce ancora una volta la figura a tutto tondo di due giovani umbri l'una di nobile famiglia, l'altro figlio di un ricco mercante - che vollero «seguire poveri il Cristo povero».
Chiara Frugoni riesce infatti a restituirci parole e pensieri il più possibile vicini ai due protagonisti: impresa non semplice, considerando le incrostazioni e dorature che la loro immagine ha subito nel corso dei secoli, con l'estendersi del movimento francescano e l'allontanamento dalla radicalità originaria: si pensi, per esempio, che fu proprio il primo papa francescano della storia a togliere alle discepole di santa Chiara quel «privilegio della povertà» così strenuamente difeso da Chiara stessa di fronte alle insistenze di due pontefici!
La Frugoni riesce mirabilmente nell'intento, accostando le diverse versioni delle Vite ai pochi scritti autografi dei due santi e alle testimonianze rese dai loro contemporanei ai processi di canonizzazione. Così amici di infanzia, domestici, parenti, primi seguaci, semplici cittadini di Assisi narrano meglio del più accurato biografo la trasparenza evangelica di un'intuizione che non smette di interrogarci perché ancora oggi ci pone di fronte al volto di Cristo, mite e umile di cuore, quel volto misericordioso che Chiara e Francesco seppero discernere nei più poveri del loro contado e nell'«altro» non più visto come nemico. Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose (La Stampa) www.sanfrancescopatronoditalia.it

 

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