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La Sala Stampa vaticana è stata questa mattina teatro del briefing di presentazione del 22.mo viaggio apostolico di Benedetto XVI in Benin, in programma dal 18 al 20 novembre prossimi. Ai giornalisti presenti, il direttore della Sala stampa, padre Federico Lombardi, ha illustrato i motivi d’interesse di una visita che segna il ritorno in Africa del Papa – dopo il viaggio in Camerun e Angola del 2009 – e che vedrà Benedetto XVI firmare l’Esortazione Apostolica Post-sinodale della seconda Assemblea speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi. Il servizio di Alessandro De Carolis:

Geograficamente piccolo, ma spiritualmente grande per la Chiesa. Dal Benin, sette milioni di abitanti, un secolo e mezzo fa partì l’onda dell’evangelizzazione che investì gradualmente tutta l’area circostante, dal Togo al Ghana al Niger. E la popolazione cattolica locale si appresta a festeggiare con Benedetto XVI i 150 anni da quando i primi missionari, in modo stabile e continuativo, avviarono l’opera di annuncio e inculturazione del Vangelo nel Paese. Padre Lombardi ha presentato questa celebrazione tra i motivi d’interesse del prossimo viaggio apostolico, che si svolgerà – ha detto ai giornalisti – in un’atmosfera di forte incoraggiamento da parte della Chiesa a tutta l’Africa:

“Un incoraggiamento al continente africano nel suo insieme. Quindi, un accento consapevole dei problemi che ci sono, ma di prospettiva positiva: un incoraggiamento a impegnarsi per riconciliazione, giustizia, pace, per uno sviluppo umano integrale e un annuncio del Vangelo come sviluppo integrale dell’uomo. Quindi, un viaggio che vuole certamente essere molto costruttivo”.

Nel percorrere in anticipo sulla carta le tappe che scandiranno il viaggio, padre Lombardi ha posto subito in risalto l’Esortazione apostolica post-sinodale Africae munus, documento che Benedetto XVI firmerà e poi consegnerà, domenica prossima, ai 35 capi delle conferenze episcopali nazionali e ai 7 responsabili delle Conferenze regionali del continente. Ma sarà anche un altro l’evento catalizzatore della presenza del papa in Benin, ovvero la visita che il Papa compirà sulla tomba del cardinale Bernardin Gantin, scomparso nel 2008 e presente tuttora con stima e affetto nel cuore dei beninesi e in quello di Benedetto XVI:

“È una persona anche molto vicina al Papa attuale per diversi motivi, essendo stato per tanto tempo prefetto della Congregazione dei Vescovi, mentre il Papa attuale era prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, ed essendo stato il suo predecessore diretto come decano del Collegio cardinalizio. In Benin, vi renderete conto che è considerato un padre della patria, un eroe nazionale, cioè una persona che gode di una stima e di un affetto da parte della popolazione veramente immensi. Quindi, la figura di Gantin e la visita del Papa alla sua tomba saranno uno degli aspetti significativi del viaggio”.

Del resto, che la Chiesa beninese abbia scritto pagine indelebili di storia del piccolo Stato africano è evidente anche nella figura di un’altra importante personalità ecclesiale locale, mons. Isidore de Souza, che – ha ricordato padre Lombardi - aiutò il suo Paese a conquistare una propria libertà, abbandonando il passato regime socialista e stabilendo in modo solido le fondamenta della democrazia a capo della Conferenza nazionale:

“Dopo la Conferenza nazionale del Benin ce ne sono state tante altre in Africa, in vari Paesi. Quella del Benin è stata un po’ il modello e quella che ha dato poi risultati più durevoli e stabili. Quindi, è un fatto molto significativo ed è un motivo di giusta gloria per la Chiesa aver dato un contributo determinante al buon svolgimento di questa Conferenza. Mons. de Souza, insieme al cardinale Gantin, è una delle figure considerate grandi della storia del Paese: è seppellito nella cattedrale e la sua sarà una delle tombe che si andranno a visitare durante questo viaggio”.

Tra i molti appuntamenti ufficiali, padre Lombardi ha tenuto a ricordare anche un evento artistico e culturale che animerà la serata di arrivo del Pontefice a Cotonou, venerdì prossimo. Verso le 21, tre tra i più noti artisti africani – Papa Wemba, Bonga e Fifito, alias Filomeno Lopes nostro collega alla Radio Vaticana – terranno un concerto sui temi della pace, della giustizia e della riconciliazione, durante il quale eseguiranno tra l’altro dei brani già oggetto di una loro precedente esibizione, tenuta al cospetto dei padri sinodali africani nel 2009. Con le musiche di quel concerto è stato prodotto un Cd, in 5 mila esemplari, che verrà donato dalla Santa Sede in occasione della visita. Infine, sollecitato dai giornalisti, padre Lombardi ha ricordato che la durata del viaggio apostolico in Benin, come di tutti gli altri, viene stabilita tenendo sempre in conto le forze del Pontefice.

(www.radiovaticana.org)

 

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