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GENOVA - Inaugura venerdì’ 31 marzo, al Museo Dei Beni Culturali Cappuccini di Genova, la mostra dal titolo “La Grande Peste. Genova 1656-1657”. Si tratta di una esposizione che invita il visitatore a prendere in mano questo tema forte, che ha a lungo ispirato la grande letteratura, basti pensare a Tucidide, Teocrito, Boccaccio, Manzoni, Defoe, Camus, ma anche la grande arte. Celebri pittori come Tiziano, Tintoretto, Poussin, Cerano, Tiepolo, Gros, Mignard, o i liguri del ‘600: Fiasella e Carlone, hanno rappresentato questo tema con scene davvero impressionanti.

 

 

È un tema austero e solenne che anche l’architettura ha consacrato con mille chiese e monumenti, alcuni dei quali famosi ed insigni, citiamo tra i molti, a Venezia la chiesa del Redentore del grande Palladio e la basilica della Salute, capolavoro del Longhena; a Vienna la maestosa Collegiata di S. Carlo, opera del Fisher von Erlach, uno dei massimi architetti del Barocco tedesco.

Ma la peste non è solo un tema che fa cultura, è tema che ispira serie riflessioni morali.

Il racconto di tragedie senza nome, di dolori infiniti, l’esempio di centinaia di uomini e di donne, generosi fino al martirio, che sfidano la morte per il bene dei fratelli, non possono lasciarci indifferenti.

Della grande peste di Genova del 1656/57 esiste una notevole e ricca documentazione. La mostra vuole presentare la storia di questo drammatico evento che colpì Genova attraverso quelli che, già padre Romano da Calice nel suo libro “La Grande Peste. Genova 1656/57”, chiamò i “testimoni” che hanno vissuto in prima persona e che hanno lasciato una documentazione spesso unica e straordinaria. Per citarne alcuni: Padre Antero Maria Micone da San Bonaventura, agostiniano scalzo, padre Maurizio Taxil da Tolone, frate cappuccino profumiere e Giò Bartolomeo Campasso, benemerito notaio della Repubblica di Genova

La mostra si presenta quindi come una storia fatta di testimonianze dirette, rimandi storici e letterari che aiutano lo spettatore a comprendere il quadro completo della tragedia che colpì Genova, che alla vigilia della peste era una città importante, ricca e attiva, capitale di una Repubblica indipendente che estende il suo dominio su tutto l’arco della Riviera e sull’isola della Corsica. Nella grande peste di Genova i frati cappuccini ebbero un ruolo notevole. I cappuccini erano giunti in Liguria, forse su sollecitazione di Caterina Cybo verso il 1530 e si misero subito a servire all’Ospedaletto di San Colombano, fondato dal discepolo di Caterina Fieschi, Ettore Vernazza, gli “incurabili”, cioè i malati rifiutati da tutti gli ospedali, soprattutto colpiti dalla nuova peste, cioè la sifilide.

Particolare attenzione sarà rivolta alla ricostruzione, sia documentaria che raffigurativa, di ciò che i Cappuccini fecero in tempo di peste a Genova: i loro rimedi per purificare gli ambienti insani, i cosidetti profumi, furono veri e propri sistemi di disinfestazione, i loro “rimedi dell'anima”, la consolazione e l'ascolto degli appestati nei diversi Lazzareti della Città, furono in molti casi le uniche cure per le sofferenze delll'anima.

Attraverso l'esposizione di quadri, documenti, libri ed oggetti, l'esposizione indagherà le cause – di ordine igienico e determinate dai traffici intensi che la Repubblica intratteneva con le diverse parti dell'Orbe terrestre -, e gli effetti – demografici in primo luogo ma anche di ordine pubblico - di ciò che il flagello della peste ha significato per Genova nei due anni terribili, mettendo in risalto anche le speranze e la fiducia che i Genovesi riponevano nell'aiuto umile e caro dei Cappuccini.

La mostra prevede la collaborazione con diverse realtà del territorio nazionale per prestiti ed eventi collaterali. Sarà infatti collegato un ciclo di eventi, conferenze che affronteranno il tema della peste a 360°: dal punto di vista storico-documentario, letterario-artistico e scientifico.

 

EVENTI:

Giovedì 20 aprile h. 18.00

L'Ufficio di sanità della Repubblica di Genova: un disperato argine alle epidemie di peste in età moderna

Paolo Calcagno, DAFIST Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia, Università degli Studi di Genova

Navi, topi e pestilenze: la diffusione del morbo e i traffici marittimi nel Mediterraneo

Luca Lo Basso, DAFIST Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia, Università degli Studi di Genova

Modera l’incontro Francesca Nepori, Biblioteca Provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Genova

 

Giovedì 27 aprile h. 18.00

La peste nel 1600: rimedi tradizionali popolari, erboristici e medici

Frate Ezio Battaglia, Antica Farmacia Erboristica S. Anna dei frati Carmelitani Scalzi

 

Giovedì 4 maggio h. 18.00

La peste nella letteratura da Tucidide all’età moderna

Giuseppe Tamagno, docente di Letteratura Latina Medievale

 

Giovedì 11 maggio h. 18.00

I sotterranei di Genova e la peste. Studi, ricerche ed esplorazioni del Centro Studi Sotterranei a Genova

Roberto Bixio, Speleologo, componente del Direttivo della Commissione Cavità Artificiali della U.I.S. - Union Internationale de Spéléologie.

Andrea De Pascale, Archeologo, Direttore Scientifico del Centro Studi Sotterranei di Genova, Conservatore del Museo Archeologico del Finale.

Stefano Saj, Architetto, Presidente del Centro Studi Sotterranei di Genova, Direttore Responsabile di Opera Ipogea – Journal of Speleology in Artificial Cavities.

 

Giovedì 18 maggio h. 18.00

Paleopatologia: le epidemie di peste nel passato

Ezio Fulcheri, Università degli Studi di Genova

Le nuove pesti: quando le relazioni si ammalano

Roberto Ceccarelli, medico infettivologo e microbiologo

 

Giovedì 25 maggio h. 18.00

La peste nell’Archivio dei Cappuccini di Genova

Simonetta Ottani, archivista

Libri sulla peste nella biblioteca dei Cappuccini di Genova

Veronica Archelite, Biblioteca Provinciale dei Frati Minori Cappuccini, Genova

Libri di erboristeria, farmacologia e medicina naturale nella biblioteca provinciale dei cappuccini di Genova

Valentina Galante, Biblioteca San Francesco della Vigna, Venezia

Modera l’incontro Anna Giulia Cavagna, già Universita degli Studi di Genova

 

Giovedì 8 Giugno h. 18.00

Presentazione libro “Emanuele Brignole e l’Albergo dei Poveri di Genova”

Annamaria de Marini, autrice

 

Giovedì 15 giugno h. 18.00

Presentazione libro “Il convento dei Cappuccini di Genova - Pontedecimo, Quattrocento anni di storia in Val Polcevera”

a cura di Silvana Ozzano per l’Associazione ITA KWE Flavio Quell’Oller - Onlus

Accompagna all’organo Federico Diomeda

 

Domenica 18 giugno h. 17.00

Le romanze del cuore Concerto lirico del Soprano Antonella Fontana, al pianoforte il Maetro Dennis Ippolito

 

Martedì 11 aprile h. 18.00

Suggestioni dal passato: il “gran contagio” nelle interpretazioni di ivo Vassallo e Alberto Cerchi

Un incontro con due artisti che hanno rappresentato in modo personale e originale lo scenario genovese della peste del XVII secolo

 

 

 

Vademecum

 

Museo Beni Culturali Cappuccini di Genova

da venerdì 31 marzo o venerdì 7 aprile 2017 al 2 luglio 2017

Viale IV Novembre, 5 16121 Genova

Ingresso da via Bartolomeo Bosco (dietro palazzo di Giustizia)

Info e prenotazioni: +39 010 8592759 – HYPERLINK "mailto: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. "; Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. – www.bccgenova.it

Orari dal martedì alla domenica: 15.00 - 18.30, il giovedì anche dalle 10.00 alle 13.00.

Chiuso nei giorni di Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, 2 e 24 giugno.

 

www.artemagazine.it

 

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