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QUELIMANE (Mozambico) - Da Quelimane, capoluogo della Zambesia in Mozambico, dove si trova in missione dal 2016, fra Luca Santato comunica con grande gioia e soddisfazione l’inaugurazione dell’orfanotrofio “Casa Esperança” (Casa Speranza).

Nell’orfanotrofio, appena inaugurato, troveranno “casa” circa 60 bambini che riceveranno assistenza medica, nutrizionale e formativa. La mission è di poter dare un futuro più sicuro alla fascia più fragile di un paese che conta migliaia di orfani e bambini abbandonati.

Fra Luca Santato, frate minore cappuccino originario di Badia Polesine, ha avuto modo di costruire una rete sul territorio polesano a sostegno della sua missione in Mozambico.

La rete solidale ha avuto lo scopo di supportare le azioni a favore della ristrutturazione e modernizzazione dell’orfanotrofio maschile denominato situato nel capoluogo della Zambesia in, che già accoglie circa 50 bambini/ragazzi mozambicani bisognosi.

Il grave stato di decadimento della struttura esistente, aggravato nel marzo del 2019 dal passaggio del ciclone Idai, necessitava di un intervento di riqualificazione urgente.

Per questo progetto si sono attivate, già da tre anni, molte iniziative di raccolta fondi ed una rete estesasi a tutto il territorio veneto, per affrontare i lavori necessari a rendere agibile l’edifico ormai ridotto in condizioni di critiche.

Si è iniziato già il 25 novembre 2018, con il concerto-testimonianza denominato “Voci di Speranza” tenutosi al teatro Ballarin, al quale hanno partecipato alcuni gruppi musicali per sostenere l’iniziativa. L’ottima risposta del pubblico partecipante (furono raccolti 3.950 euro) incoraggiò a proseguire la gara di solidarietà.

Successivamente, coinvolgendo altre realtà come il Comitato Sagra Paesana di Rasa, si era riusciti a raccogliere altri 5.600 euro sia con la Chiarastella, che con l’attività di sagra, con le buste parrocchiali raccolte e, più recentemente, con le offerte durante la santa messa dello scorso 11 luglio.

Non meno importante, anche per l’aspetto pedagogico, è stata la collaborazione instaurata con l’Istituto Comprensivo di Lendinara grazie alla quale quale si è organizzata una seconda serata al teatro Ballarin il 25 gennaio 2020. In quell’occasione sono stati raccolti 2.800 euro. Il coinvolgimento dei bambini, che hanno avuto modo di comprendere l’aspetto umanitario ed il principio di fratellanza, è stato promosso mediante l’attività del “Salvadanaio della Fratellanza” effettuato con la collaborazione di alcune attività commerciali locali.

Infine, anche il Rotary Club Badia-Lendinara-Alto Polesine ha supportato l’azione di sostegno del progetto mozambicano di fra Luca mediante donazioni da parte dei soci e la valorizzazione della rete creata sul territorio.

“Alla base di tutto - ricorda Federico Amal, uno dei promotori - le attività di raccolta fondi sono state possibili e condivise con la massima trasparenza, grazie alla fiducia instauratasi tra i benefattori e lo stesso fra Luca, il quale ha puntualmente fatto il rendiconto delle spese sostenute, condividendo il progresso dei lavori mediante i social media”.

Negli auguri natalizi Il frate cappuccino ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo “miracolo”, credendo nel grande valore dell’amore che supera le barriere del tempo e dello spazio.

Ugo Mariano Brasioli

(fonte: https://www.rovigooggi.it/n/115703/2021-12-22/grazie-ai-fondi-raccolti-e-stato-inaugurata-una-nuova-casa-per-60-bambini )

 

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