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In occasione del 18 maggio, festa di San Felice da Cantalice cappuccino, una serie di eventi culturali e religiosi uniranno il territorio reatino con la città di Roma.

Il Santo visse nell’Urbe per circa quarant’anni, fino al 1587, esercitando la questua dei beni essenziali per il convento e un’assidua opera di pubblica testimonianza di fede, di carità e di cura verso i bisognosi. Era nato a Cantalice (1515) e aveva preso l’abito francescano presso il convento dei frati cappuccini di Cittaducale. Fino all’età di 28 anni, aveva esercitato l’arte contadina del bifolco nelle campagne di quel contado abruzzese, allora appartenente al vicereame spagnolo di Napoli. Fu molto popolare in vita e tenuto in grande considerazione dai suoi contemporanei di qualsiasi età e condizione culturale e sociale. Benché semplice e analfabeta, esercitò intorno a sé il fascino luminoso dell’umiltà sapiente e dell’uomo di pace, in un momento storico di gravi turbolenze politiche, sociali civili e religiose.
Ritenuto tramite di poteri soprannaturali e dotato di capacità taumaturgiche, fu venerato dalle folle dei credenti ancor prima di essere stato dichiarato Beato (1625) e poi Santo (1712) dalla Chiesa cattolica.
La venerazione per il Santo della carità, della pulizia dei sentimenti e dei costumi, dura ancora nel mondo, grazie anche all’espansione globale della Famiglia Cappuccina e delle sue Missioni nei diversi continenti.
Il suo corpo è custodito nella Chiesa di Santa Maria della Concezione in Roma, dove si trova anche la famosa Cripta dei frati cappuccini. Primo santo del suo Ordine religioso, è il patrono dei bambini dei bachicultori e della diocesi cattolica di Rieti insieme alla più antica protettrice Santa Barbara.
A Roma-Centocelle, in piazza San Felice da Cantalice, domenica 8 maggio p.v. sarà inaugurata una MOSTRA di testimonianze biografiche e iconografiche curata dal prof. Vincenzo Scasciafratti (Associazione culturale ILEX – Cantalice) in collaborazione con il collezionista Eliseo Patacchiola.
Luogo dell’evento sarà la Cappella del Crocifisso “detto di San Felice”, nella Chiesa parrocchiale intitolata al Santo cappuccino. Nello stesso contesto verrà presentata al pubblico La corona di fra Felice, oggetto d’arte della ceramista Barbara Lancia (Ass. culturale ILEX). Viene riprodotta in grandezza naturale quella che dovette essere la corona del rosario usata in vita da San Felice, che «era d’osso di persiche», secondo una ricerca condotta dal prof. V. Scasciafratti.
La Mostra rimarrà aperta fino al 18 maggio, con orario di visita coincidente con quello della apertura della Chiesa.
Domenica 15 maggio, durante la Festa delle Famiglie, il Parroco padre Mario Fucà ospiterà a pranzo il gruppo di Pellegrinaggio presso la Tomba di San Felice, proveniente da Cittaducale. La visita si concluderà nel tardo pomeriggio, dopo la Messa solenne delle 18.00, accompagnata dal Coro polifonico “G. Rosati” della basilica di Sant’Agostino di Rieti, diretto dal Maestro Emanuele Ciogli.
Le iniziative sono state promosse e curate dal Circolo culturale ILEX di Cantalice, dai Centri degli anziani di Cittaducale e Santa Rufina e dalla Parrocchia dei frati cappuccini di Roma Centocelle.

(fonte: https://www.formatrieti.it/a-roma-si-celebra-san-felice-da-cantalice-mostra-prof-scasciafratti)

 

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