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Nel progetto anche un centro medico, la fattoria didattica e la scuola di formazione agricola. La catena di solidarietà da Padova a Venezia.

Badia Polesine, 13 aprile 2023 - Il progetto si chiama ‘Casa San Francesco e Santa Chiara’, che rientra in un piano generale di riduzione della povertà in Mozambico, sviluppo giovanile, acquisizione di competenze professionalizzanti nel mondo agricolo e in altri settori.

Il responsabile per il Custódia Geral dos Frades Menores Capuchinhos de Moçambique è Fra Luca Santato, frate minore cappuccino della Provincia di Venezia, originario di Badia Polesine (Rovigo), missionario in Mozambico dal dicembre 2016. L'autorizzazione del progetto è stata raggiunta nel febbraio 2022. L'obiettivo è quello di fornire istruzione e sviluppare competenze professionalizzanti nel settore agricolo per i ragazzi e le ragazze più svantaggiati delle aree di Maputo-Boane. Il progetto è allineato con il piano strategico quinquennale del governo del Mozambico (2022-2026), in particolare lo scopo primario legato all'accesso al cibo, garantito dalla struttura dell'orfanotrofio, e dal concetto di fattoria educativa sostenibile e autosufficiente. Il progetto ‘Casa San Francesco e Santa Chiara’ a Boane (Mozambico) è stato ideato con l'intenzione di essere non solamente un semplice orfanotrofio, ma una scuola d’istruzione e fattoria per bambini e giovani, in modo che, entrando in questa struttura, oltre al percorso scolastico, possono apprendere capacità professionalizzanti. Il progetto I lavori di preparazione del terreno e della recinzione sono in corso, si completeranno in un periodo di tre anni. La struttura potrà ospitare circa 60 bambini o ragazzi, e tutti avranno la possibilità di andare a scuola. Sarà realizzato anche un centro medico, con particolare attenzione alla realtà pediatrica locale. Una struttura che prevedrà anche un refettorio, cucina, studio e camere da letto, aule e locali scolastici, oltre a sale di formazione per altre discipline come laboratorio di taglio e cucito, sala computer, sala prevenzione sanitaria, lingue straniere e formazione agricola. Annesso anche un terreno agricolo, dove si avrà una fattoria didattica. Questa finalizzata a sviluppare una vera e propria fattoria autosufficiente economicamente, che insegnerà ai giovani le pratiche di coltivazione e allevamento agricolo attraverso la combinazione di lezioni teoriche e pratiche in azienda. La solidarietà del Veneto A Padova è già disponibile un fondo di 200mila euro per avviare i primi lavori. Il budget complessivo è di 1.400.000 euro. In Italia è stato presentato attraverso vari incontri con associazioni, imprese, parrocchie e conventi, anche nella Regione Veneto. Alcune aziende veneziane e associazioni, infatti, hanno già versato il loro contributo. Il centro medico, previsto nel progetto, nella sua costruzione e nelle sue funzioni, è sostenuto dal contributo della Regione Veneto con un apposito bando attraverso un documento presentato dalla Onlus ‘G. Olivotti’, che i frati del Veneto gestiscono a Mira (VE). Il progetto è stato anche analizzato dalla Camera di Commercio di Padova, che contribuirà alla costruzione di alcuni moduli. Le offerte libere, invece, che entrano mensilmente nel centro missionario a Padova sono circa 15mila euro al mese. Il progetto verrà inoltre sottoposto ad un bando CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e a Sua Eccellenza, Cardinale Matteo Maria Zuppi, Cardinale di Bologna e Presidente della CEI, che conosce personalmente il progetto.

(fonte: https://www.ilrestodelcarlino.it/rovigo/cronaca/mozambico-frati-cappuccini-orfani-c2c53237 )

 

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