Editoria - Novità editoriali

Gianluigi Pasquale, Passaggio in Macedonia. La Bibbia si sedimenta in Europa, in Carla Canullo – Luca Grion, ed., Anthropologica. Annuario di Studi Filosofici, Edizioni Meudon, Portogruaro (VE) 2014, pp. 75-88. Cm 24x17x2. € 25 [ISBN 978-889-74971-1-0].

L’articolo mette in evidenza un peculiare elemento di novità che non deve sfuggire a qualsiasi fenomenologia storica e politica posta in capo a ciò che l’Europa è: ossia il fatto che la tradizione giudaico-cristiana si sia costituita tale perché trapassata, appunto, in Europa. Ciò è avvenuto per una decisione “ispirata” di Paolo di Tarso, presa in Macedonia, di predicare il Vangelo oltre quel confine geografico che distingue l’oriente dall’occidente demarcato dalla Macedonia stessa. Da allora, quel confine non è più soltanto geografico, ma è diventato anche storico, politico e, perciò, pure culturale. A sapere: trapiantato in Europa, il cristianesimo si è ad essa doppiamente legato. Da una parte l’Europa lo ha mediato culturalmente rendendolo pensabile e comunicabile; dall’altra l’Europa ha assorbito il cuore stesso dell’annuncio cristiano che consiste nel rispetto dovuto alla persona per ciò che essa effettivamente è: immagine di Dio e, quindi, soggetto di diritti e oggetto bisognoso intessuto di relazioni, senza la quali soccombe.

Gianluigi Pasquale, Un rapporto per attrazione. Lintuizione del fondatore e i giovani, in «Vita Pastorale» 103 (2015/3) pp. 42-43. Cm 26x19,5x0.5. € 2,60.

È il primo di una serie di articoli contenuti nel Dossier «2015. Anno della Vita Consacrata», interamente curato da Gianluigi Pasquale OFM Cap. (pp. 33-52). In questo titolato Un rapporto per attrazione si recupera un’intuizione di Papa Francesco, il quale indica ai Religiosi e alle Religiose la modalità più semplice per accostarsi allo scenario giovanile: quella “per attrazione”, appunto. Non è, infatti, ascrivibile alla svolta conciliare la scarsa frequentazione dei giovani della e alla vita consacrata. L’articolo, sottolinea fortemente, di contrappunto, come il polo di attrazione sia trinitario e come la comunione che si può creare con i giovani stia in equazione con le tre peculiari intuizioni riscontrabili in ogni Fondatore o Fondatrice: la ricerca di Dio, la cura per il mondo e la passione per i poveri e per chi “dimora” costantemente nel bisogno.

Gianluigi Pasquale, Il dramma dello «scarto generazionale». Scenari futuribili, in «Vita Pastorale» 103 (2015/3) pp. 44-45. Cm 26x19,5x0.5. € 2,60.

Quest’altro articolo, tra gli altri sette costituente il Dossier affidato ad altrettanti specialisti, si cimenta nella diagnosi del futuro prossimo che ci sta dinnanzi, utilizzando tre registri interpretativi: dal contesto europeo la vita concacrata non potrà certo aspettarsi molto, rispetto a quanto, invece, possono promettere quelle zone là dove la Chiesa effettivamente pulsa di vivacità; il secondo registro incapsula il modo con il quale l’inconscio collettivo giovanile percepisce il maschio e la femmina in quanto consacrati; il terzo focalizza il bersaglio sul quale puntare: la fedeltà al carisma originario trasformarndo le comunità e i monasteri in cellule di quella «Chiesa in uscita» che desidera volgersi verso le periferie esistenziali.

Gianluigi Pasquale, Svätỳ Františkek z Assisi. S rozhovorom autora so Svätỳm Otcom Františkom, (Životné Cesty 2), traduzione in lingua Ceca, Vydal LÚĆ, vydavatel’ske druž, Bratislava 2015. [ISBN 978-80-7114-972-9]. Pp. 142. Cm 20x12,5x1,5.

Si tratta prima traduzione in lingua Ceca del volume Id., San Francesco d’Assisi. Allaurora di unesistenza gioiosa. Con una conversazione con papa Francesco, pubblicato nel 2014 per la San Paolo. È la vita di san Francesco d’Assisi raccontata a tutti, specie ai giovani, facendo conoscere non solo gli avvenimenti più importanti ma anche il pensiero del Santo e gli elementi di attualità che lo rendono ancora oggi un punto di riferimento spirituale e un modello di vita imprescindibile. La Prefazione al volume è una intervista a papa Francesco sulla figura dalla quale ha preso il nome. San Francesco nasce ad Assisi nel 1182. Vive una giovinezza spensierata e cavalleresca, ma a soli ventiquattro anni una visione misteriosa capovolge i suoi piani: il Crocifisso di San Damiano gli chiede di riparare la sua chiesetta. Seguito da alcuni frati, Francesco scrive una breve Regola e decide di sottoporla all’approvazione della Chiesa. Nel 1224 sul monte de «La Verna» il Poverello, primo uomo nella storia, riceve le stimmate della passione. La sera del 3 ottobre 1226 Francesco muore nudo sulla nuda terra. Soltanto un anno e nove mesi dopo viene proclamato santo da papa Gregorio IX.

 

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