Novità - Segnalazioni e riconoscimenti

Opere d'arte, antichi manoscritti e oggetti d'uso quotidiano ricostruiscono la storia di chi abitò il convento di via Veneto

di Rossella Serafini

La cripta dei frati Cappuccini di via Veneto è da sempre per i romani luogo pieno di un fascino gotico, ai limiti dell’horror. Quel susseguirsi di ambienti voltati, dove ogni cosa è realizzata allineando, incastrando, sovrapponendo e inchiodando ossa delle migliaia di frati Cappuccini che nel convento ai piani superiori vissero, pregarono e morirono (circa 3700 le persone che vi furono sepolte fino al 1870), ha sempre esercitato fascinazione e mistero nell’immaginario dell’abitante della capitale, attratto dal furore mistico di una religiosità silenziosa e austera che si auto glorifica celebrando la mistica della morte e la sua rappresentazione.

LA MOSTRA - Da oggi quella fascinazione e quel mistero hanno trovato una collocazione più scientifica e meno romantica, inglobati nel nuovissimo Museo dei Cappuccini che, grazie ad un percorso scientifico ben definito, punta a mettere in luce gli aspetti profondi della cultura francescana nella quale nacque l’ordine dei Frati Minori Cappuccini. Opere d’arte, paramenti liturgici, antichi testi manoscritti e semplici oggetti d’uso quotidiano concorrono a ricostruire in questo nuovo percorso espositivo che si articola in otto sezioni, la storia del luogo, le sue origini e la vita di coloro che, incappucciati, mistici e spirituali, abitarono quel convento ormai divenuto museo.

 

LE TAPPE - Il progetto espositivo della sua rinascita, a cura di Alessandro Nicosia e della sua Comunicare Organizzando e con la curatela scientifica di Marco Pizzo, parte proprio dalla comparsa del convento, commissionato dalla famiglia Barberini nel 1626 e a cui viene dedicata la prima sezione. A questa segue la sala dedicata alla storia dell’Ordine e, di seguito, gli spazi dedicato alla spiritualità dei Cappuccini, con immagini e storie di alcuni santi dell’ordine, e alla loro cultura, con esposizione di vesti e oggetti di uso liturgico e di uso quotidiano. Una sezione a parte è dedicata al San Francesco del Caravaggio, omaggio al santo realizzato dal maestro seicentesco proprio per il convento ed in mostra in una nuova postazione studiata per l’occasione. La storia dei Cappuccini nel ventesimo secolo e la loro diffusione nel mondo sono i temi della sesta e della settima sala del percorso che si conclude precipitando nelle suggestioni annunciate della cripta-ossario. Qui il visitatore può riappropriarsi della sua anima gotica e un po’ horror e lasciarsi cullare sospeso tra il senso cristiano della caducità della vita umana e la sorpresa, un po’ decadente un po’ shakespeariana, della trascinante senso di morte evocato dalla conservazione delle spoglie umane.

 

Museo dei Cappuccini

Via Vittorio Veneto, 27

aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00

ingresso: 6 euro

 

www.ilvostro.it

http://www.ilvostro.it/cultura-e-spettacolo/sette-tappe-alla-scoperta-della-storia-nasce-a-roma-il-museo-dei-cappuccini/43628/

 

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