di Chiara Amirante

Quanti perché affollano con una certa prepotenza la nostra mente provocando talvolta un fastidioso senso di inquietudine.

Alcuni perché’ sembrano fare capolino, con un certo sorriso sornione, quasi intimiditi dalla superficialità della loro richiesta: “Perché Francesco non mi ha sorriso? Perché non mi hanno cercato? Perché non riesco a esprimermi come vorrei? Perché continuo a fare i soliti errori?”

Altri perché’ sembrano non arrendersi: bussano con insistenza, alla mente, poi cercano di assediare il cuore fino a volere poi tentare di infiltrarsi nell’anima per turbarla… Perché tanta sofferenza? Perché tante lacrime innocenti che sembrano restare non ascoltate da nessuno? Perché l’ingiustizia, la morte, la malattia?

A volte hai la sensazione che nonostante la prepotenza con cui certi perché sembrano divenire sempre più pressanti non riescano comunque  a fare breccia nel cuore, a rubare il dono immenso della Pace che dimore nella tua anima.

Altre volte però, è come se certi perché, dopo aver tentato con grande insistenza di farsi strada, riescano inaspettatamente ad aprire un varco nel cuore. Senti allora una lama fredda e tagliente colpirti ripetutamente in profondità e ti senti impotente, inerme, quasi incapace di reagire!

Sono anni ormai che ascolto storie assurde che non è possibile neanche immaginare; raccolgo lacrime che continuano a trafiggere dolorosamente il mio cuore con i loro lancinanti perché. Forse dopo così tante terribili sferzate avrei dovuto sapere elaborare una bella corazza di difesa per riuscire a proteggere almeno un po’ il cuore. In realtà, più passa il tempo, più il cuore diventa ulteriormente vulnerabile e quelle lacrime assurde, quegli abomini allucinanti, quelle grida ascoltate, continuano a ferire l’anima sempre più in profondità.

Cerco risposte ma ho l’impressione che mi diventi più difficile trovarle:

Perché l’uomo è sempre più accecato dalla propria vanità e non riesce a rendersi conto di quanto arriva a ferire in profondità creature fragili ed innocenti?

Perché in nome di interessi di mercati senza scrupoli si continua a permettere l’abuso di tanti, troppi, piccoli innocenti? Perché siamo diventati così incapaci di amare da avere dimenticato che l’altro non è un ‘giocattolo’ per il nostro piacere, ma una persona con tutta la sua dignità, con un cuore da rispettare e non devastare?

C’è ancora una domanda, forse più prepotente di tutte che continua ad insidiare le mie sempre più scarse ore di sonno!

Perché abbiamo scelto l’assurdità dell’egoismo e stiamo rinunciando alla bellezza, alla forza dell’amore? Perché permettiamo che la donna venga considerata una bambola in vetrina da poter comprare, usare, gettare (non solo in certi luoghi che non voglio neanche nominare) ma anche nelle nostre tv di stato, in internet, nei video? Davvero vogliamo illuderci che tutto questo non si traduca poi in abusi, stupri, tradimenti, aborti… che lasceranno cicatrici indelebili nel cuore di troppi innocenti?

Perché permettiamo che i giovani si droghino di ogni sorta di veleno accontentandoci di accorgercene solo nel momento in cui muoiono fisicamente. Davvero non ci rendiamo conto che ogni tipo di tossicodipendente è già morto anche quando sembra vivo?

La crisi continua a spaventarci e noi continuiamo a consumare… ma la gente muore: Un miliardo di persone soffre la fame vera per dinamiche di mercato perverse e noi che facciamo? Vogliamo davvero continuare fare finta di niente?

E’ davvero tutto così normale come un certo tipo di fiction, che ormai è drammatica realtà, vuole farci credere? Dove è la verità?

E’ la fiction che dipinge la realtà o sono i cosiddetti reality a darci un’ idea della fiction in cui ogni giorno si continua a vivere un assurda commedia di maschere sempre nuove e altrettanto assurde?

Forse piuttosto la realtà è quella che ci raccontano i telegiornali che, con i loro bollettini di guerra, sembrano creati ad arte per bloccarti la digestione e appesantire il cuore?

E tutta la brava gente che ogni giorno fatica, si impegna, si sacrifica perché crede nell’onestà, nella responsabilità, nell’importanza di impegnarsi insieme per una società più bella, giusta, per il bene comune… non esiste più?

Io non ci credo! Ho conosciuto tanta gente meravigliosa che nel silenzio, con coerenza  fa il suo meglio. Ma  forse in troppi ci si sta rassegnando allo stereotipo…”il mondo va così che ci possiamo fare”?

Pur essendo sempre stata un inguaribile ottimista sono convinta che stiamo vivendo dei momenti molto gravi e che è necessario il contributo unico ed insostituibile di ciascuno! Non è più possibile accontentarsi di cercare di non fare niente di male credo che in questo tempo così drammatico sia assolutamente urgente e necessario fare tutto il bene possibile: non farlo è un gravissimo peccato di omissione che troppo presto presenterà il suo conto salatissimo a tutti noi e alle generazioni che verranno!!!

Io non so!!  Nel viaggio della vita amo interrogarmi ed essere sempre in cerca della verità, senza accontentarmi dei tanti stereotipi che nella loro convenzionalità ci danno una certa sicurezza. Ho trovato tante risposte luminose, importanti, fondamentali per la mia esistenza, ai tanti interrogativi inquietanti del mio cuore ed ogni nuova perla di luce raccolta dalla vita mi ha fatto vibrare l’anima di una gioia così intensa, difficile da descriversi che mi ha spinto a condividere con grande entusiasmo ogni nuovo frammento di luce, ogni risposta che ha riempito il mio cuore di un intensa felicità.

Questa volta però non vorrei condividere con voi risposte, vorrei solo consegnarvi queste domande. Spero che troviate il tempo di fermarvi ad ascoltarle e a lasciarvi scavare in profondità,  non solo da queste ma soprattutto dalle domande più profonde che albergano inascoltate nel vostro cuore.  Non si trovano vere risposte fino a quando non si trova il coraggio di lasciarsi mettere in crisi da vere domande! E’ bello poter camminare insieme in cerca della verità e unirsi per impegnarsi a costruire un futuro migliore!!!

http://www.nuoviorizzonti.org 18/07/2012

http://www.nuoviorizzonti.org/index.php/it/extra/news/7-news-spiritualita/280-perche