CONSIGLI PLENARI DELL'ORDINE - II°Capitolo
  LA FRATERNITA'
 
 
FRATERNITÀ TRADIZIONALI RINNOVATE
40 Le fraternità che a buon diritto esercitano di preferenza la vita e l'attività tradizionali, dato che il nostro tenore di vivere ammette manifestazioni pluriformi, animino la loro vita interna e l'apostolato esterno con lo spirito delle nuove costituzioni.

MENTALITÀ RINNOVATA
41 A questo scopo i superiori, ed anche le conferenze dei superiori maggiori, abbiano cura di usare mezzi opportuni per adattare e perfezionare la mentalità dei frati nel senso voluto dalle nuove costituzioni e dagli altri documenti della Chiesa e dell'Ordine.

SUPERIORI LOCALI ANIMATORI

42 Poiché in gran parte il rinnovamento di una fraternità dipende dal superiore, i superiori maggiori scelgano colui che e capace di animare il rinnovamento della fraternità tradizionale, non omettendo di aiutarlo.

CAPITOLO LOCALE E FRATERNITÀ
43 É compito del capitolo locale confermare lo spirito fraterno, promuovere la corresponsabilità di tutti i frati al bene comune, istituire il dialogo fraterno a riguardo di tutto ciò che concerne la vita di fraternità, per ricercare insieme la volontà di Dio.

44 Attesa la particolare importanza del capitolo locale per la vita della fraternità, i superiori maggiori lo promuovano efficacemente e qualche volta lo animino anche con la loro presenza.

45 Nel capitolo locale si esprime ottimamente « l'obbedienza caritativa », caratteristica della nostra fraternità, mediante la quale i frati si scambiano vicendevoli servizi, si favorisce la creatività e la cor responsabilità di ognuno, e i doni propri della personalità si espandono al servizio di tutti. Infatti, per la ricerca e la effettuazione della divina volontà, la fraternità ha bisogno della creatività e dei doni personali di ciascuno dei suoi membri.

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