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L’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ha presieduto ieri pomeriggio la Messa per l’ingresso ufficiale del nuovo parroco della parrocchia dello Spirito Santo di Sestri Ponente, don Giovanni Benvenuto, succeduto a don Riccardo Seppia, il sacerdote genovese arrestato a metà maggio per abusi su minori e spaccio di droga attualmente rinchiuso nel carcere di Sanremo. Di fronte agli “eventi dolorosi e gravi da cui siete, e siamo stati, feriti”, ha detto l’arcivescovo rivolgendosi al successore di don Seppia, un sacerdote deve avere la “bontà del cuore” e servire la propria comunità con “la testimonianza della vita”. Ha poi parlato di un “un momento che ha percosso questa comunità cristiana e la nostra diocesi”. “La gente – ha detto ancora il cardinale – ha bisogno del volto di Cristo e noi sacerdoti siamo chiamati ad esserne segno. È il nostro compito e la nostra vocazione. È il primo modo per essere pastore”. Rivolgendosi direttamente a don Giovanni Benvenuto, il cardinale gli ha quindi ricordato tre cose: “La forza della preghiera personale, l’amore a Cristo e alla Chiesa, la bontà del cuore con la testimonianza della vita”.

“La gente – ha proseguito il cardinale – ha bisogno del volto di Cristo e noi siamo chiamati ad esserne segno. È il nostro compito e la nostra vocazione, è il primo modo per essere pastore”. Quindi, rivolgendosi direttamente al neoparroco, ha detto: “Nella misura in cui tu crescerai nell’amore a Cristo e alla Chiesa, allora aiuterai la tua gente ad amare Cristo e la Chiesa”. Alla fine dell’omelia il cardinale ha poi ricordato “l’eroismo che c’è nella vita della gente, che con umiltà vive la vita in mezzo a difficoltà, anche gravi, con umiltà e con fiducia, molto più di quello che si pensi, molto più di quello che qualcuno vorrebbe o non vorrebbe far credere”. “In giro – ha concluso – c’è un senso cristiano della vita che esiste ed è molto più di quello che appare”. Il neoparroco ha descritto la comunità come “una parrocchia molto viva” che ha “tanto desiderio di ricominciare”. All’inizio della Messa, un rappresentante della comunità, salutando il cardinale ha detto: “Questa è l’alba di un nuovo giorno ancora tutto da vivere che sarà affrontata con buona volontà. Ci saranno difficoltà e problemi ma la fede ci aiuterà”. www.agensir.it

 

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