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Il 15 gennaio la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

di ANTONIO MARIA VEGLIÒ

Sul tema "Migrazioni e nuova evangelizzazione" si terrà domenica 15 gennaio l'annuale Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Tratti dall'ultimo numero del mensile "Migranti press", pubblichiamo sul tema l'intervento dell'arcivescovo presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e, più in basso, l'editoriale del sacerdote direttore generale della Fondazione Migrantes.

Il fenomeno migratorio porta a una mescolanza di persone e di popoli, con le loro caratteristiche sociali, culturali e religiose. Questo processo apre strade uniche per l'evangelizzazione perché offre alle comunità cristiane l'occasione di testimoniare Gesù Cristo, soprattutto attraverso il dialogo rispettoso e la testimonianza concreta della solidarietà. I migranti possono anche "risvegliare la coscienza cristiana assopita" richiamando a una vita cristiana più coerente.

Per questo il messaggio del Santo Padre per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si celebrerà il 15 gennaio 2012, invita a prestare una pastorale adeguata ai migranti in modo che essi si mantengano saldi nella loro fede, coerenti nella vita cristiana e forti testimoni del Vangelo, per diventare essi stessi autentici annunciatori del kerygma evangelico.

Nel mondo delle migrazioni, è importante sollecitare la solidarietà concreta, la tutela della dignità e dei diritti del migrante, del rifugiato e dello studente internazionale, il sostegno al loro sforzo di integrarsi nel Paese di arrivo senza perdere la loro identità umana e cristiana. Ovviamente occorre anche sensibilizzarli circa i loro doveri verso la società che li accoglie.

Il Santo Padre sottolinea l'importante ruolo della stampa per richiamare la responsabilità dei giornalisti a lavorare con coscienza, non solo con notizie d'attualità, ma anche contribuendo con messaggi di verità ai cittadini, per diffondere una cultura di solidarietà. I mass media, per il loro immediato impatto sull'opinione pubblica, devono preoccuparsi seriamente di fornire una corretta e ampia informazione, evitando terminologie demagogiche, tese a infierire sull'immagine dei migranti forzati. Il loro contributo è necessario per sensibilizzare la società a nuove situazioni e alla realtà delle violazioni dei diritti dei rifugiati. Essendo, poi, competenza di questo dicastero la promozione della pastorale della mobilità umana in generale, anche la categoria degli studenti internazionali fa parte del complesso fenomeno della mobilità umana.

Per questo motivo, il nostro dicastero ha già organizzato due congressi mondiali della pastorale per gli studenti internazionali: nel 1996 e nel 2005. Il III Congresso mondiale si è svolto a Roma, nei giorni 30 novembre - 3 dicembre, sul tema: "Studenti internazionali e incontro delle culture" con lo scopo di studiare la realtà di studenti internazionali sia come soggetti della mobilità umana che come protagonisti della nuova evangelizzazione negli ambiti accademici e universitari. (©L'Osservatore Romano 9-10 gennaio 2012)

 

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