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Dal 18 al 25 gennaio l'Ottavario di preghiera per l'unità di cristiani. Momento culminante, la veglia diocesana a S. Maria in Trastevere con il vescovo Tuzia. La conclusione con Benedetto XVI a San Paolo
di Claudio Tanturri
Correva l’anno 1908 quando padre Paul Wattson, ministro anglicano degli Stati Uniti (episcopaliano), introdusse un Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani, celebrandolo per la prima volta dal 18 al 25 gen-naio. Poi nel 1935, l’abate di Lione Paul Couturier diede nuovo impulso all’intuizione di Paul Wattson, facendo dell’invocazione che si dipanava dalla festa della Cattedra di San Pietro a quella della conversione di San Paolo la «Settimana universale» di preghiera per l’unità dei cristiani. Ma si dovettero aspettare ben 60 anni prima che le chiese e le parrocchie di tutto il mondo ricevessero il materiale per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, preparato congiuntamente dalla Commissione fede e costituzione (Consiglio ecumenico delle Chiese) e dal Segretariato per la promozione dell’unità dei cristiani (Chiesa cattolica). In seguito, a partire dal 1973, un gruppo ecumenico ne cura lo schema e la proposta.
Da allora, ogni anno sempre nella settimana dal 18 al 25 gennaio, si celebra l’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani, che nella Chiesa di Roma si snoda attraverso molte iniziative promosse da parrocchie, movimenti e associazioni. Iniziative che culminano nell’appuntamento diocesano della veglia ecumenica di preghiera, che quest’anno si terrà nella cornice della basilica parrocchiale di Santa Maria in Trastevere, giovedì 19 gennaio alle 18.30. La conclusione della Settimana, poi, il 25 gennaio, solennità della Conversione di San Paolo, sarà sancita dai vespri presieduti da Benedetto XVI nella basilica di San Paolo fuori le Mura alle 17.30, a cui prenderanno parte i rappresentanti ufficiali delle diverse confessioni cristiane provenienti da tutto il mondo.
Per quanto riguarda la veglia diocesana di giovedì è necessario sottolineare che il materiale per la Set-timana di quest’anno, dedicata al tema «Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo Nostro Signore», tratto dalla prima Lettera di San Paolo ai Corinzi (15,51-58), è stato preparato da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti cattolici, ortodossi, vetero cattolici e protestanti della Polonia. A presiederla, sarà il vescovo Benedetto Tuzia, presidente della Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo. Parteciperanno i rappresentanti di tutte le Chiese e comunità ecclesiali presenti a Roma, tra cui monsignor Siluan Span, vescovo della diocesi Ortodossa Romena d’Italia, e monsignor Abune Mussie, arcivescovo della Chiesa Ortodossa Tewahedo Etiopica.
La predicazione sarà curata dal pastore valdese Enrico Benedetto. Durante la liturgia il reverendo Jonathan Boardman presenterà il gesto di carità che sarà a favore del Centro per rifugiati politici «Joel Nafuma», un ministero esterno di San Paolo entro le Mura, la chiesa episcopale americana di Roma, che è parte della Comunione Anglicana. La struttura è ospitata nella cripta della chiesa e rimane aperta dalle 8 alle 16, dal lunedì al venerdì, da settembre a luglio, ospitando approssimativamente 120 persone al giorno.
«Per approfondire la meditazione sul senso della Settimana di preghiera - anticipa monsignor Marco Gnavi, incaricato dell’Ufficio per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e i nuovi culti del Vicariato - giovedì saranno distribuiti ai partecipanti alla veglia i versetti della Scrittura da cui attinge il tema che, richiamando la trasfigurazione e la risurrezione di Cristo, ricorda a tutti noi cristiani, in un momento di globale incertezza e sacrificio come è quello attuale, la necessità di essere portatori della luce del messaggio evangelico. Anche quando questa urgenza è pagata a caro prezzo, con la vita». La preghiera ecumenica sarà dunque tesa ai recenti fatti di cronaca che hanno visto coinvolti i fedeli cristiani massacrati in Nigeria nel giorno di Natale all’uscita dalla Messa. «Scenari drammatici - conclude - all’interno dei quali è urgente far brillare il nostro comune impegno al fine di illuminare la notte di questo tempo con la testimonianza della morte e risurrezione di Cristo». www.romasette.it

 

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