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Il 22 gennaio 2007 moriva, a 95 anni, Henri Antoine Grouès, meglio conosciuto come l’abbé Pierre, fondatore del movimento internazionale Emmaus per la condivisione e il riscatto sociale degli ultimi, una realtà ormai diffusa anche in diversi contesti di missione come l’Africa centrale e l’America latina.
Emmaus International ha pubblicato un libro fotografico da cui l’agenzia MissiOnLine.org ha offerto ai suoi lettori ampi stralci di una riflessione inedita dell’abbé Pierre dedicata ai diritti umani e al loro ancoraggio teologico intitolata «Amore, nome moderno dei diritti umani».

Nel testo l’Abbè scrive: «Quale «parola» è più spesso evocata, nei nostri temi -che si ama molto nominare (ma per dire cosa? «moderni», sebbene non vi sia niente di più futile e vano che le «mode» - insomma, quale termine viene più spesso richiamato della parola «diritto», e più ancora «diritti dell’uomo»? E senza dubbio chiunque, se è sincero, quando ne parla e lotta per il rispetto di questi «diritti», percepisce che egli sta evocando un valore che ha un carattere molto raro, tanto che definiamo «assoluto»”. E ancora «L’Amore significa. Quando tu soffri, tu, l’altro, chiunque tu sia, dove tu sia, io soffro e tutte le mie energie si sollevano per guarirci insieme del tuo male diventato il mio, per mettere la mia gioia nella tua e la tua nella mia».
Due anni prima della sua scomparsa fece scandalo un libro intervista «Mio Dio, perché?» in cui usciva dall’ambito della denuncia sociale per sfiorare tabù del nostro tempo e dogmi della fede: la sessualità e il matri-monio dei preti, il sacerdozio delle donne, le unioni omosessuali, il rinnovamento della Chiesa, dichiarando di aver amato una donna.
Henri Antoine Groués, detto Abbé Pierre, nasce il 5 agosto 1912 a Lione, quinto di otto figli, da una famiglia benestante. Compie gli studi presso il Collegio dei Gesuiti di Lione. A 13 anni, partecipa attivamente al Movimento Scout di Francia. A 16 anni, durante una gita in Italia, sosta ad Assisi. L'incontro con S. Francesco, specie al Convento Le Carceri, gli fa prendere la decisione di farsi Cappuccino. A 19 anni entra nel Convento di clausura [??, NdR] dei Cappuccini di Lione, dopo aver distribuito ai poveri la sua parte di eredità. Vi rimane 7 anni, per gli studi di filosofia e teologia.Nel 1938 viene ordinato sacerdote, assistito dal padre De Lubac. L'anno successivo, per motivi di salute, lascia la vita monastica [?, NdR] e viene incardinato nella Diocesi di Grenoble.
In seguito viene nominato Vicario della cattedrale.Nel 1942 comincia, per caso, un'intensa azione di salvataggio delle vittime della tirannia nazista. E' in questa occasione che l'Abbé Groués, diventa l'Abbé Pierre. L'Abbé Pierre salva diverse persone (ebrei, polacchi) ricercate dalla Gestapo. Falsifica passaporti, diventa guida alpina e trasporta attraverso le Alpi ed i Pirenei le persone in pericolo. Nel 1943, diventa "partigiano" ed organizza l'Armata di Vercors che tanta parte ha avuto per la liberazione della Francia dal nazismo.
Ricercato lui stesso dalla Gestapo, come Abbé Houdin, rientra a Parigi ed organizza un nuovo labora-torio di documenti falsi. Verso la metà del 1944, di ritorno da una viaggio alla ricerca di nuovi "passaggi" in Spagna di persone in pericolo che la Svizzera non accettava più, viene arrestato dalla Gestapo. Riesce a scappare e viene spedito ad Algeri in aereo nascosto in un sacco postale.
Dopo la guerra, rientra a Parigi e viene eletto Deputato alla Assemblea Nazionale. Nel 1947 fonda con Lord Boyd Orr, il Movimento Universale per una Confederazione Mondiale. Nel 1949, con André Philip presenta un disegno di legge per il riconoscimento dell'Obiezione di coscienza.
Verso la fine del 1949 accoglie a casa sua George, assassino, ergastolano, mancato suicida. Inizia il Movimento Emmaüs, il movimento degli Stracciaioli-Costruttori di Emmaus.
Nel 1951 lascia il Parlamento, rifiutando una legge elettorale "truffa" e si dedica interamente al Mo-vimento Emmaus. Dal 1952 al 1954 gira la Francia e l'Europa per conferenze che presentano all'opinione pubblica i problemi più urgenti per l'umanità. I senzatetto in Europa, la fame nel mondo, etc. Il 1 febbraio 1954, il grande appello a Radio Lussemburgo che scuote la Francia. "L'insurrezione della bontà" porta alle Comunità Emmaüs una quantità impensabile di denaro e di doni in natura. Nonostante l'afflusso di tanto denaro, non viene smesso il lavoro di stracciaioli. Un mese dopo, viene aperto il primo cantiere per 82 case per senzatetto. Nei mesi successivi l'Abbé Pierre gira tutte le città della Francia. Anche da diversi paesi di Europa viene chiamato per incontri e conferenze. Capi di stato e di governo, esponenti delle diverse Chiese e religioni.
Tutti si rivolgono a Lui per un aiuto, un consiglio. Dopo una lunga malattia, ricomincia a girare il mondo. Stati Uniti e Canada. Poi, Olanda, Spagna, Portogallo, Svizzera, Italia, Austria, India, Scandinavia, Brasile, Perù, Argentina, Bolivia, Colombia, Cile e Venezuela, ed infine il Libano. Ovunque cominciano a sorgere le Comunità Emmaüs, comunità di poveri che mediante il lavoro di recupero e riutilizzo di quanto viene buttato via, si guadagnano da vivere onestamente e si permettono il "lusso" di aiutare chi sta ancora peggio.   
http://vaticaninsider.lastampa.it

 

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