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Gerusalemme - Con un appello diffuso oggi e firmato dal padre Custode, fra Pierbattista Pizzaballa, l’ong Ats – Pro Terra Sancta tende la mano a tutti gli amici e alle persone sensibili al lavoro dei frati minori della Custodia e alla vita delle comunità cristiane del Medio Oriente. Aiutiamo i francescani a servire la popolazione siriana in questo difficile momento storico!

In Siria i frati minori della Custodia di Terra Santa sono presenti in diverse zone del Paese: a Damasco, ad Aleppo, a Lattakiah e in alcuni villaggi della valle dell’Oronte.

Scrive il Custode: «In questi mesi di grande tensione, quando la Siria è dilaniata da scontri interni e il conflitto sembra assumere, sempre più, le caratteristiche di guerra civile, i francescani, insieme a pochi altri esponenti della Chiesa latina, sono impegnati a sostenere i bisogni della popolazione cristiana locale. I dispensari medici dei conventi francescani, secondo la tradizione della Custodia, diventano luogo di rifugio e accoglienza per tutti, senza alcuna differenza fra etnie di Alawiti, Sunniti, Cristiani o ribelli e governativi».

 

 

 

Padre Pizzaballa descrive gli effetti dell’attuale momento «di totale confusione e smarrimento»: molte aziende hanno chiuso i battenti; i turisti sono scomparsi; i produttori agricoli sono in grave difficoltà; l’embargo internazionale blocca le esportazioni; le fasce più deboli della popolazione pagano il prezzo più alto; l’approvvigionamento di acqua ed energia non è sempre assicurato.

«Stare con la gente; accogliere e assistere chi si trova nel bisogno, senza distinzione di razza, religione e nazionalità; garantire, con fiduciosa presenza, il servizio religioso ai fedeli perché comprendano l’importanza di restare nel proprio Paese. Questo rimane il senso della missione francescana – riflette fra Pizzaballa –. In tempi non così dissimili da quelli in cui san Francesco d’Assisi si rivolgeva ai frati esortandoli a mantenere saldi i valori del Vangelo».

Infine la richiesta d’aiuto «per sostenere, con un gesto concreto, i numerosi cristiani siriani e le opere di carità della Custodia di Terra Santa. Gli aiuti raccolti saranno consegnati, tempestivamente, ai frati residenti in Siria, che provvederanno ad utilizzarli in maniera oculata e attenta».

 

www.terrasanta.net, 15/16 febbraio 2012

 

 

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