Novità - Eventi di rilievo

Più che il riconoscimento di un ruolo storico, l’indicazione di un esempio per il futuro. La beatificazione di uno dei padri dell’Azione cattolica e delle Settimane sociali dei cattolici italiani, racchiude un messaggio quantomai attuale.

di Giacomo Galeazzi

«E’ importante e significativo che Toniolo diventi beato proprio ora che l’Italia e l’Europa sono attraversate da una gravissima crisi economica- spiega a “Vatican Insider”, Fabio Zavattaro, portavoce dell’Azione Cattolica-. Ad essere beatificato è un economista che chiedeva di coniugare etica ed economia e che i profitti dell’impresa venissero reinvestiti per creare posti di lavoro». Insomma, Toniolo viene proposto al culto dei fedeli come «intermediario» tra cielo e terra ma diventa anche paradigma anti-crisi.

«L’elevazione agli onori degli altari di Giuseppe Toniolo è la dimostrazione che i laici possono conseguire pienamente la santità cristiana nell’esercizio delle responsabilità loro proprie- commenta a “Vatican Insider” il sociologo Luca Diotallevi, vicepresidente delle Settimane sociali-.Ciò rappresenta la perfetta realizzazione dell’apostolato dei laici nei loro ambiti e cioè la famiglia, la scienza, la politica, l’economia». In questo senso, aggiunge il professor Diotallevi, «la vicenda terrena di Toniolo, con la grande storia del laicato in Italia e dell’Azione Cattolica, costituisce una profezia del Concilio ecumenico vaticano II e della vocazione  universale alla santità nella Chiesa». La grandezza di Toniolo, spiega Diotallevi, è accresciuta dall’«aver lasciato istituzioni come l’Azione cattolica e le Settimane sociali dei cattolici italiani». In un passaggio dell’omelia per la beatificazione, il cardinale Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo ed ex assistente ecclesiastico di Azione cattolica ha evidenziato che «con una intelligenza non comune e di una lungimiranza quasi profetica», il neo-beato si impegnò «circa la necessità, per il bene nel nostro Paese, di una presenza dei cattolici, nel sociale e nel politico, limpida, coerente, coraggiosa e unitaria, fondata sull'inscindibile rapporto tra fede e ragione».

Al rito nella Basilica di San Paolo hanno partecipato il leader dell’Udc e ex presidente della Camera Pierferdinando Casini, il ministro della Salute Renato Balduzzi, già presidente del Meic e il responsabile dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi, rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Tra i politici anche il vicepresidente della Camera e presidente del Pd Rosy Bindi, il vicepresidente del Senato Rocco Buttiglione, e il senatore a vita Emilio Colombo, a lungo presidente dell’Istituto Toniolo, ente promotore della Cattolica. All’altare con il cardinale De Giorgi e il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, postulatore della causa, anche numerosi presuli italiani tra cui il presidente, cardinale Angelo Bagnasco, e il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, che proprio ieri ha lanciato un appello per una rinnovata presenza etica dei cattolici nella vita pubblica.

Ha concelebrato anche il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano. I pontefici dell'epoca di Toniolo, ha sottolineato il cardinale De Giorgi, «sapevano di poter contare su di lui, in un momento storico in cui l'unità dei cattolici, a causa della complessa questione romana, esigeva mediatori intelligenti e sicuri, costruttori di ponti e non di fossati, uomini di relazioni e di sintesi, come lui».

E Toniolo, evidenzia il porporato, «offrì la sua vasta e profonda cultura scientifica al loro Magistero, che accolse sempre docilmente, additandolo, soprattutto ai cattolici impegnati nel sociale e nel politico, come un punto di riferimento sicuro: sia per operare in modo competente e coerente, sia per evitare il rischio di essere strumentalizzati da quanti negano o combattono il Vangelo e i valori cristiani». «Antesignano» del Concilio vaticano II, Giuseppe Toniolo fu attivo in molteplici iniziative di impegno sociale e politico dell'epoca: «La Società della Gioventù Cattolica, primo nucleo dell'Azione Cattolica Italiana, la Fuci, l'Opera dei Congressi, l'Unione Cattolica per gli Studi sociali, l'Unione popolare, l'avvio delle Settimane Sociali - ha elencato il cardinale De Giorgi, inviato del Papa per la beatificazione - ebbero in lui un eccellente ideatore, animatore, coordinatore di progetti culturali, sociali, politici cristianamente ispirati e di innovative strutture cattoliche pubbliche, come l'Università del Sacro Cuore».

Il porporato ha sottolineato che l'insegnamento del Toniolo è ravvisabile anche nell'enciclica sociale di Benedetto XVI, «Caritas in Veritate», nella quale «hanno trovato conferma e sviluppo non poche intuizioni innovative del beato, come la centralità della persona nel mondo del lavoro, l'insopprimibile fondamento etico dell'economia, la rilevanza antropologica della questione sociale, l'importanza del Vangelo nella costruzione della società».

La festa liturgica di Giuseppe Toniolo, proclamato oggi beato, verrà celebrata il 7 ottobre, come stabilito nel decreto di beatificazione letto nel corso della celebrazione. La data scelta è quella della morte di Toniolo, che morì a Pisa il 7 ottobre 1918.

www.vaticaninsider.lastampa.it  - Città del Vaticano  29/04/2012

 

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy qui. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.index.php">privacy policy.

-
EU Cookie Directive plugin by www.channeldigital.co.uk