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Sabato 5 maggio Mons. Javier Echevarría conferirà l’ordinazione sacerdotale a 35 diaconi della Prelatura. La cerimonia si terrà a Roma nella basilica di S. Eugenio

Sabato 5 maggio, Mons. Javier Echevarría, Prelato dell’Opus Dei, conferirà l’ordinazione sacerdotale a 35 diaconi della Prelatura. La cerimonia si terrà a Roma nella basilica di S. Eugenio alle ore 16,00.

I nuovi sacerdoti provengono da Argentina, Benin, Bolivia, Brasile, Colombia, Filippine, Italia, Kenya, Messico, Perù, Polonia, Spagna e Svizzera. Si potrà seguire la cerimonia in diretta via internet, collegandosi al sito dell’Opus Dei. Qui le informazioni sulla diretta e l'elenco completo degli ordinandi: http://www.opusdei.it/art.php?p=48723.

Tra i nuovi sacerdoti c’è il medico italiano Giovanni Zaccaria, nato a Roma 33 anni fa . Ha studiato Medicina all’università di Verona, dove ha vissuto vari anni e dove ha ottenuto la specializzazione in Cardiologia. Come si fa a passare da medico a sacerdote? “È Dio che ti guida – afferma -: guardando indietro nel tempo mi rendo conto che c’è stato un filo continuo che mi ha condotto fin qui. Dio mi ha messo davanti l’esempio di persone che mi hanno preceduto nella donazione: mia madre, che con una carriera di biologa ha lasciato tutto per prendersi cura della famiglia; il sacerdote della mia parrocchia, che aiutavo durante la Messa; i medici che curavano il cancro di mia madre. In loro Dio mi ha fatto vedere la sua volontà, poco a poco.” Il testo completo della testimonianza di Giovanni Zaccaria è consultabile qui: http://www.opusdei.it/art.php?p=48747.

Uno degli ordinandi più giovani è Janvier Mahougnon Gbenou, nato in Benin 31 anni fa. È il primo fedele dell’Opus Dei di quel paese a ricevere il sacerdozio. Alla domanda “hai paura di ordinarti sacerdote?” Janvier risponde: “No, no. Al contrario, ho tre motivi per stare tranquillo. Il primo è sapere che mi aiuta la preghiera di molti cristiani. Il secondo è che, una volta ordinato, dovrò occuparmi di trasmettere la grazia e il messaggio di Cristo. Trasmettere, e non inventare o improvvisare. Quello che darò non sarà mio, ma di Cristo. Infine, mi sento sicuro perché so di essere nelle mani della Vergine Maria, la Madre di tutti i sacerdoti”. Il lavoro apostolico della Prelatura nel suo Paese non è ancora iniziato in forma stabile.

Tra i più anziani in questa nuova infornata di sacerdoti è il 54enne Mario Pagani, ingegnere, nato a Ramos Mejia, in Argentina. Ha lavorato come ingegnere 18 anni in Bolivia, dirigendo due Ong specializzate nel sostegno ai contadini e allevatori dell’altipiano. “Nell’altipiano boliviano – spiega – molti agricoltori non ottengono buoni raccolti per mancanza di conoscenze sull’agricoltura e i sistemi di irrigazione. Per questa ragione abbiamo creato l’Ong Ayni, che nell’idioma locale significa “aiuto congiunto”. L’idea era che i contadini, con i nostri consigli, si aiutassero tra di loro a beneficio di tutti”. Riflettendo sul suo futuro lavoro sacerdotale, afferma: “Dio vuole che trasmettiamo a molta altra gente la felicità che arriva da Lui. Questo è ciò che desidero come sacerdote: dividere tra gli uomini i regali che il Signore distribuisce attraverso i suoi sacerdoti”.

www.vaticaninsider.lastampa.it - Roma 04/05/2012

 

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