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Intervista con il professor Vincenzo Comodo, che ha realizzato la mostra fotografica itinerante
Da circa due anni, è in giro per l’Italia una mostra fotografica itinerante dal titolo: La speciale devozione di Padre Pio per San Michele Arcangelo, realizzata da Vincenzo Comodo, docente di Sociologia presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” di Roma.
Inaugurata nel settembre 2010, presso la Chiesa di San Pio a San Giovanni Rotondo, ha fatto poi tappa nella Celeste Basilica di Monte Sant’Angelo, in diversi conventi in cui Padre Pio si è formato come persona consacrata e in tanti altri luoghi. Visto il prosieguo del suo tour e il grandissimo interesse riscosso, Zenit ha incontrato l’autore.
Professor Comodo qual è il motivo che l’ha portata a realizzare questa mostra fotografica itinerante?
Comodo: Si sa dello straordinario rapporto che Padre Pio intratteneva con gli angeli. In particolare, con l’angelo custode; e di come raccomandasse ai suoi devoti di rivolgersi a questo celeste e delizioso spirito non soltanto nei momenti oscuri del peregrinare terreno, ma sempre; eleggendolo, così, a fidatissimo e amatissimo compagno di vita.
Meno si sa, invece, della ardentissima devozione che egli nutriva per il Principe degli Angeli: San Michele. Una devozione che, durante la sua esistenza, assunse sempre più i contorni di una relazione tutta speciale. Sotto alcuni aspetti svelata, sotto molti altri ancora avvolta dai segreti di un’intesa che non concede spazio all’incertezza. Questa mostra, perciò, è stata ideata e realizzata proprio per riportare in auge questo legame straordinario tra Padre Pio e il Comandante Supremo dell’Esercito di Dio.
Ma perché Padre Pio era così fortemente legato a San Michele?
Comodo: In buona sostanza, perché fin da bambino Padre Pio ha beneficiato della sua compagnia; perché, nel contrastare Satana e le sue schiere malefiche, ha ricevuto sempre aiuto da San Michele; perché egli era la sua guida nell’annunciare la Verità del Risorto e nello smascherare la menzogna che il demonio sparge continuamente nel mondo a perdizione delle anime. Per tali ragioni, voleva che l’Arcangelo fosse conosciuto come espressione di infinito amore per Dio, quale superlativo esempio di fede assoluta all’Onnipotente, soprattutto dai suoi devoti e dai suoi figli spirituali; desiderava che all’Arcangelo si chiedesse la vigile e potentissima protezione dagli inganni e dalle lusinghe di Satana, sempre in agguato contro tutti; voleva che ci si rivolgesse a San Michele come potente intercessore presso Dio.
Non a caso – mi permetto di aggiungere –, nel corso dei tempi, alla Sacra Grotta di Monte Sant’Angelo, si recarono nobili, cavalieri, prìncipi, regnanti; cardinali di Santa Romana Chiesa – alcuni diventati successori di Pietro sul soglio pontificio, come l’indimenticabile Giovanni Paolo II – santi, tra cui Francesco d’Assisi e lo stesso Padre Pio. Ma anche moltitudini di persone consacrate e semplici pellegrini, giunti per impetrare grazie e benedizioni.
Come si compone la mostra?
Comodo: La mostra si compone di diversi banner in cui viene rappresentata la presenza di San Michele Arcangelo nella vita di Padre Pio, a partire dalla sua infanzia, riportando le più significative testimonianze di alcuni dei suoi figli spirituali e “mostrando” i segni di questa devozione veramente speciale – come, ad esempio, quelli esistenti a Casa Sollievo della Sofferenza e nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo. Ogni banner è composto da un’immagine, accompagnata da un opportuno commento, così da esaltare il messaggio attraverso la combinazione tra immagine e scrittura. Parlando il linguaggio del cuore.
Tale iniziativa artistica costituisce una grande opportunità per conoscere questo fondamentale aspetto della spiritualità di Padre Pio, ai più ignoto, ma al quale il santo cappuccino teneva tantissimo. Tant’è che a tutti i suoi devoti Padre Pio amava dire: “Andate a salutare San Michele; ponetevi sotto la sua protezione”. www.zenit.org
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È possibile seguire l’itinerario della mostra attraverso il sito web: www.padrepioesanmichelearcangelo.org (in italiano, inglese e spagnolo) oppure mediante il gruppo Facebook: “La speciale devozione di Padre Pio per San Michele Arcangelo”.
Per ospitare la mostra, inviare una mail a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.