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Zibello si è arricchito di una nuova «perla». Infatti il Comune ha acquisito, in questi giorni, al proprio patrimonio un vecchio libro d’inizio Novecento, dedicato al venerabile Lorenzo Gambara da Zibello. Si tratta di un esemplare unico, dal titolo «Il venerabile padre Lorenzo da Zibello-Cappuccino» curato dall’arciprete Luigi Gorrini di Tornolo e stampato dalla casa editrice Marietti.

Il Comune, venuto a conoscenza della possibilità di ottenere questa pubblicazione, non se la è lasciata sfuggire ed ha trovato l’accordo con la libreria Antiquaria Marchigiana di Porto Recanati, che era in possesso del libro. Il volume resterà gelosamente custodito dall’Amministrazione comunale, ma già da ora è a disposizione di storici, studiosi, monaci e di tutti coloro che intendono consultarlo.

La vita di padre Lorenzo

«Anche questo – ha spiegato il sindaco Manuela Amadei – dimostra l’attenzione di questa amministrazione per la cultura e per la valorizzazione e la conoscenza di personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese». Giovanni (Lorenzo è il nome da religioso) nacque a Zibello, nella diocesi di Borgo San Donnino, il 14 ottobre 1695, da Giuseppe Gambara e Maddalena Caldi. Educato nella fede cristiana, amò fin dalla giovinezza l’orazione e le cerimonie sacre, facendo anche grandi progressi nello studio.

Vestì l’abito cappuccino il 15 agosto 1716 nel convento di Carpi mentre nel 1723 fu ordinato sacerdote. Fu mandato per tre anni nel convento di Monticelli d’Ongina dove svolse l’ufficio di portinaio della chiesa, continuato poi fino alla morte nel convento di Guastalla.

Non cercò uffici più vantaggiosi e onorifici. Era ubbidientissimo ai superiori e le sue virtù, quanto più cercava di nasconderle, tanto più brillavano per la ridondanza di carismi celesti che attirava una moltitudine di gente. In tanti si recavano al convento reggiano per ascoltare la sua parola e i suoi saggi consigli. Nel 1780 un fatto straordinario lo vide, suo malgrado, protagonista. Una piena del Po minacciava da giorni la città, le acque avevano inondato le campagne e la furia devastatrice ormai incombeva sulle case.

La disperazione era in ogni cuore quando unanime la popolazione pensò all’umile frà Lorenzo. La folla irruppe nel convento, prese l’anziano cappuccino da tutti considerato un santo, e lo portò sugli argini a benedire le acque che prodigiosamente si abbassarono.

Giunto all'età di 86 anni, morì il 13 dicembre 1781. La fama della sua santità, diffusa specie nel territorio attorno a Guastalla, spinse il vescovo a iniziare il processo ordinario informativo nel 1876 e concluso nel 1880. Il decreto sugli scritti fu emesso l’11 marzo 1891 e quello di validità il 28 novembre 1906.

Attualmente padre Lorenzo da Zibello è Venerabile e riposa nel duomo di Guastalla. A Zibello è ricordato in un quadro posto all’interno della chiesa parrocchiale ed a lui, da tempo, è dedicata una via.

Da più parti, nel borgo rivierasco, in questi anni è stata auspicata una ripresa del processo per giungere alla sua canonizzazione. Gazzetta di Parma

 

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