Novità - Eventi di rilievo

Tutti i numeri dell’evento: «Milano sarà ambrosiana, aperta, attraente e accogliente». A messa dal Papa anche senza pass.

di Andrea Tornielli

L’evento del VII Incontro mondiale delle famiglie in programma a Milano fra due settimane può rappresentare una luce per «l’uscita dal tunnel della crisi». Ne è convinto l’arcivescovo di Milano Angelo Scola, che ieri insieme al Prefetto Gian Francesco Lombardi e a diversi collaboratori ha fatto il punto sulla preparazione alla kermesse nel corso di un’articolata conferenza. La Curia ha già assegnato all’incontro un «rating di quattro A, perché Milano è Ambrosiana, Aperta, Attraente e Accogliente».

Il vescovo Erminio De Scalzi, presidente della Fondazione Milano Famiglie 2012 – sorta per raccogliere fondi e per coordinare l’evento – ha fornito i numeri che si prevedono. «Ci attendiamo un milione di fedeli per la messa con il Papa, 300 mila per la festa delle testimonianze la sera precedente. I pass scaricati per accedere al Parco Nord di Milano, sede di entrambi gli eventi, sono stati già 300 mila. Mentre i visitatori previsti alla Fiera Internazionale della Famiglia, che ospiterà più di 100 stand, sono 50 mila».

Per quanto riguarda l’accoglienza, i posti letto messi a disposizione da 11 mila famiglie milanesi per il periodo dell’evento sono complessivamente 34 mila. Un numero nettamente inferiore all’obbiettivo sperato all’inizio, quando si parlò della speranza di raggiungere 100 mila posti letto. Ma il dato più significativo, che denota come la crisi «morda» anche l’evento milanese, riguarda il fatto che questi posti letto già ottenuti basteranno e avanzeranno, dato che nel periodo del congresso, cioè nei tre giorni che precederanno l’arrivo del Papa, i partecipanti iscritti provenienti dall’estero e da altre città italiane sono 6.300. Durante la conferenza stampa è stato annunciato che c’è più necessità di richiedere i pass per la veglia e per la messa e che chiunque vorrà intervenire potrà farlo: «Anche se qualcuno si alzasse alle 7 di mattina di domenica 3 giugno e volesse venire alla messa del Papa alle 10 al Parco Nord, potrà farlo», ha detto Scola.

Per aiutare le famiglie in difficoltà che vogliono partecipare all’evento, il Fondo accoglienza famiglie (Iban: IT 16Q 030 96016291 000000 14189) ha raccolto finora 50 mila euro: è stato rilanciato l’appello a fare donazioni per questo scopo. Daniele Conti, consigliere delegato della Fondazione Milano Famiglie 2012 ha spiegato che la spesa complessiva per l’incontro sarà di 10 milioni e 200 mila euro. Di questi 2, 5 milioni dovranno essere destinati per il centro congressi Mi-Co presso Milano Fiera, l’organizzazione del congresso e il catering annesso. Mentre per gli eventi conclusivi della veglia e della messa si prevedono di spendere cinque milioni di euro. «È un test importante – ha sottolineato Conti – perché è il primo incontro ecclesiale di rilevanza mondiale che si tiene in Italia ma non a Roma».

La copertura finanziaria non è ancora stata raggiunta, oltre alla diocesi e alla Conferenza episcopale italiana hanno contribuito la Regione Lombardia, altri enti e fondazioni e varie realtà imprenditoriali. Il professor Luigi Campiglio, economista dell’Università Cattolica, ha calcolato in 56 milioni di euro l’indotto della presenza dei pellegrini. Durante la conferenza è stato anche presentato da don Luca Violoni il congresso dei ragazzi, cioè dei figli dei delegati presenti all’incontro: si tratta di 900 ragazzi divisi in quattro fasce d’età, che rifletteranno sui temi della famiglia, delle relazioni, dell’affettività.

Infine, il cardinale Scola, intervenendo per ultimo, a chiuso la conferenza rivelando di essere stato piuttosto dubbioso all’inizio, appena arrivato a Milano, sulla possibilità di far percepire l’importanza dell’evento. «Invece il fatto si è imposto, grazie alla genialità del tema, che collega la famiglia al lavoro e alla festa. L’arcivescovo ha accennato a temi a lui molto cari - «l’io in relazione» e «l’auto-evidenza dell’eros» - ribadendo come nella famiglia fin dai suoi primi passi l’uomo impara a interloquire con il mondo e con gli altri. «Bisognava che la famiglia, nucleo fondamentale, basata sull’unione stabile di un uomo e di una donna, elemento caratteristico di tutte le società, tornasse a essere al centro. È come tornare ai fondamentali: poi si può discutere di tutto». Il vissuto concreto di molte famiglie, le esperienze positive in atto, ha sottolineato l’arcivescovo ambrosiano, «rappresenta una luce, la possibilità di uscita dal tunnel della crisi».

Il Papa, che sarà ospitato nel palazzo della Curia in Piazza Fontana, pranzerà con sei famiglie, cinque delle quali provenienti da ogni parte del mondo e una milanese. Un pranzo per le famiglie con difficoltà economiche sarà offerto all’Università Cattolica.

www.vaticaninsider.lastampa.it -  18/05/2012

 

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