Novità - Eventi di rilievo

di Donato Faiella

La reliquia del cuore di Padre Pio torna per un giorno a Pietrelcina in occasione del 125° anniversario della sua nascita. Prima della solenne concelebrazione eucaristica pomeridiana, presieduta dal cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, la preziosa teca contenente una parte del corpo del santo frate Cappuccino è stata portata in processione dalla sede municipale fino al parco Colesanti.

Qui, al cospetto di autorità civili, militari e religiose, è stata posta sull’altare dal ministro provinciale dei frati Cappuccini padre Francesco Colacelli. Quest’ultimo, nel discorso di saluto rivolto ai fedeli, ha sottolineato l’importanza dello speciale anniversario e della presenza del cuore di Padre Pio nella sua terra natale.

«Dopo oltre 96 anni – ha detto frate Colacelli – abbiamo deciso di far tornare idealmente e fisicamente, attraverso l’insigne reliquia del suo cuore, il corpo di Padre Pio. Il suo cuore palpita ancora di nostalgia per i suoi luoghi, luoghi dove il signore lo ha reso degno delle sue opere celesti». In seguito è intervenuto il sindaco di Pietrelcina Domenico Masone: «La mia emozione – ha specificato il primo cittadino pietrelcinese – è pari solo a quella che ho vissuto quando Padre Pio fu canonizzato».

Masone ha, quindi, ringraziato il cardinale Crescenzio Sepe e gli ha fatto dono, in un piccola ciotola bianca in terracotta, del terreno posto sotto l’olmo delle stimmate invisibili ricevute dal santo per intercessione divina a Piana Romana. L’arcivescovo di Benevento Mugione, nel ringraziare Sepe, per aver accolto l’invito di venire a Pietrelcina, ha ricordato la carriera dell’alto prelato e la sua nomina alla sedia cardinalizia. Poi, relativamente a San Pio, ha specificato come il frate sannita più volta ha ripetuto la frase «tutte le pietre di Pietrelcina porto nel mio cuore» aggiungendo «ed oggi finalmente il suo cuore è tornato qui».

In seguito il cardinale Crescenzio Sepe, nel corso della sua lunga omelia, ha dichiaratamente espresso la gioia di essere nella terra natale del santo confessando che «più di una volta avevo sognato di essere qui. Sono venuto per pagare un debito a Padre Pio. Al quale, confesso, ogni sera prima di andare a dormire rivolgo una preghiera ed un profondo pensiero; custodendo tra le mani una sua immaginetta che bacio con profondo amore».

Sepe, nel parlare dei difficile momento che vive la società contemporanea e pronunciando tipiche espressioni napoletane, ha ricordato la figura di Padre Pio come santo della speranza ed esempio di «vera ed autentica carità cristiana. Testimone dell’uomo disperato, dei disoccupati e di chi ha perso la fiducia in se stesso». Altro invito è stato rivolto ai giovani affinchè «reagiscano ai momenti difficili ed al pessimismo dilagante».

La giornata di festa a Pietrelcina si è conclusa con una solenne processione della statua del santo per le vie del paese ed il concerto del locale coro polifonico.

 

Sabato 26 Maggio 2012 - 11:09    Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Maggio - 11:01

 

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy qui. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.index.php">privacy policy.

-
EU Cookie Directive plugin by www.channeldigital.co.uk