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Il religioso, quando è entrato in convento sì è tolto una divisa e ne ha indossata un' altra. Prima era un carabiniere. Ora evangelizza attraverso i social network

di Sante Altizio

Nato a Diano D’Alba,  cinquant’anni fa, Claudio Passavanti, dal 2007 per la provincia cappuccina di Torino, si occupa di pastorale vocazionale. Il che, in tempi di magra come questi, non è facile. “Non sono un cacciatore di teste – ci dice frà Claudio – Non avrebbe senso. Il mio compito è quello di fornire ai giovani occasioni di incontro e di confronto. Tutto qui”.

A giudicare dalla popolarità del suo profilo di Facebook, crocevia privilegiato delle nuove generazioni, fino ad oggi frà Claudio ha lavorato bene.

 

 

“Per me il social network è uno strumento per rompere il ghiaccio e lanciare un ponte anche con persone che non conosco. Tutte le mattine mi alzo e lascio come traccia, in bacheca, un versetto della Bibbia. Durante il giorno cerco di connettermi e di rispondere a chi mi ha lasciato un saluto. E sono tanti. La parola di Dio provoca ancora. Per fortuna”.

Un giro sulla sua bacheca è illuminante. Sembra un mondo in controtendenza. Decine e decine di ragazzi, dai 16 ai 30/35 anni, che dialogano in maniera fitta di Dio, della speranza, delle attese di ciascuno.

 

“E’ in controtendenza solo per chi non parla con i giovani di oggi, che sono come i giovani di ogni tempo: carichi di attese e, se possibile, di qualche risposta che abbia un senso al di là e al di sopra del contingente”.

Da qui la proposta vocazionale?

“No, io non propongo nulla. Sono un frate cappuccino, offro il mio tempo, il mio spazio, la mia competenza a chi crede possa essergli utile. Se questo poi porta a domande più profonde, a scelte radicali di cambiamento di vita, questo è solo un effetto. E nemmeno il più importante”.

 

All’inizio di maggio Frà Claudio ha iniziato a pubblicare su Youtube delle brevi clip.

“Mi sono fatto aiutare dagli amici della NOVA-T di Torino. il centro di produzione tv dell’Ordine.  Abbiamo iniziato a mettere on-line delle mie brevi riflessioni. Tre minuti, poco più. Parlo di attualità, prendo spunto da qualche messaggio arrivato alla mia casella di posta elettronica”.

 

E’ un appuntamento settimanale. Ogni martedì mattina una puntata. Si intitola “Frà Noi”. Il canale youtube è FraNOIwebspace. Funziona?

 

“Sì, e sono sorpreso. Molto. Mi sono cimentato perché volevo darmi un’altra possibilità di incontro. In un mese ho avuto 3 mila e 500  visualizzazioni. Capisco che un video di Lady Gaga le ha nel momento stesso in cui viene postato. Ma io non sono la signorina Germanotta. Tremilacinquecento persone che hanno avuto la voglia, che hanno scelto di starmi a sentire, per quanto mi riguarda, è un risultato straordinario”.

I cappuccini in Italia sono 2 mila, erano 3600 nel 1965. La crisi vocazionale è inarrestabile?

“Non ho una risposta, ma ho un compito: uscire allo scoperto e entrare in relazione con quel mondo che fatica a credere che trovare la propria vocazione, quale essa sia, non sia importante”.

Frà Claudio esce allo scoperto, tutti i martedì. Su Youtube.

 

www.vaticaninsider.lastampa.it  -  06/06/2012

 

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