Novità - Eventi di rilievo

Si punta ancora sull'attrattiva degli allestimenti sacri interni ma resta aperta anche la porta dell'ospitalità per i pellegrini

di Luciano Ranzanici

La casa del Beato Innocenzo si affaccia da secoli a Niardo, nella vecchia contrada Sommavilla; ma dato che purtroppo non offre grandi testimonianze sulla vita e le opere dell'amatissimo frate cappuccino, il grande complesso di proprietà comunale ha ricavato finora solo trascurabili benefici derivanti dal cosiddetto percorso di turismo religioso dedicato a santi e beati della Valcamonica. Parte del vasto edificio era stata riconvertita tempo fa nella «Casa del Borgo», che il Comune aveva affidato alla «Pro Ser Valle Camonica perchè lo utilizzasse come centro di vacanza per piccoli gruppi e nuclei familiari.

Ma il tentativo della cooperativa sociale, che poteva disporre di una foresteria con una ventina di posti letto, di due bagni (uno attrezzato per i diversamente abili), di un ampio soggiorno, di una cucina attrezzata e di un giardino esterno (il parroco di Niardo l'ha definita «una vera e propria oasi di preghiera»; dotata pure di uno spazio coperto per le feste) non ha avuto successo. E adesso? Il grande contenitore potrebbe finalmente rianimarsi, perchè la parrocchia ha deciso di acquisire in gestione dal Comune la residenza di via Sommavilla per riportarla alla destinazione originaria. In breve tempo, don Angelo Corti ha realizzato la Casa Museo del Beato Innocenzo utilizzando due stanze: una è la cucina nella quale nacque il fratino (già adeguata in passato all'ambientazione di fine Ottocento dall'artista Carmelo Mirto) e la seconda, la camera da letto, è diventata uno spazio espositivo nel quale figurano una serie di utensili, numerosi ex voto e le schede a fumetti sulla vita del Beato realizzate da Giannino Botticchio. Naturalmente i preesistenti posti letto per i pellegrini rimangono a disposizione. «L'obiettivo della parrocchia è di offrire la possibilità a tutti i devoti del nostro Beato di poter visitare il museo, di sostare un momento in preghiera e magari di organizzare un itinerario che li porti a visitare anche Berzo Inferiore e il santuario dell'Annunciata, tutti luoghi cari al fratino», spiega il parroco di Niardo. Don Angelo informa anche sui costi del soggiorno: «Il prezzo per il pernottamento per i pellegrini è fissato in 10 euro (50 euro per i gruppi è invece la tariffa per una giornata, pernottamento escluso), e le persone che non intendono cucinare all'interno della struttura possono pranzare nel ristorante Giardino di Breno, con il quale ci siamo convenzionati». La «nuova» Casa Museo del Beato, che verrà ulteriormente arricchita con documenti e oggetti, sarà già visitabile da domani (l'apertura è fissata dalle 14 alle 17) e presto si ufficializzerà l'orario d'apertura definitivo. Ogni venerdì, nell'oasi di preghiera i sacerdoti che accompagnano i pellegrini avranno poi l'opportunità di celebrare la messa. Per saperne di più, don Corti risponde allo 0364-330160.

 

Brescia Oggi, 09 giugno 2012

 

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