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Un messaggio dell'arcivescovo di Torino per i giovani e le loro famiglie per vivere in modo sereno il periodo estivo di vacanze e risposo

di Domenico Agasso JR

Auguri speciali di buone vacanze agli studenti e alle loro famiglie, ma non solo, anche ai lavoratori (in particolare a quelli in difficoltà), giungono dall’Arcivescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia, che, in occasione della fine delle lezioni scolastiche e dell’inizio dell’estate, vuole sottolineare con un messaggio specifico l’importanza di questo periodo sempre tanto atteso e sospirato da migliaia di giovani e adulti.

«Cari ragazzi, care famiglie, cari lavoratori», ha scritto il Prelato, firmandosi «Vescovo, padre e amico», «in questi giorni di fine scuola e di inizio estate desidero augurare buone vacanze a tutti voi.

Forse quest’anno molti di noi dovranno limitare notevolmente le proprie ferie fuori casa o addirittura rinunciare a farle vista la crisi economica che colpisce tutte le famiglie – mette in evidenza mons. Nosiglia - Per non parlare di coloro che sono già a casa forzatamente perché in cassa integrazione o in mobilità o comunque senza lavoro. Tuttavia, Gesù ci garantisce – anche nei momenti più bui – un risvolto di serenità e speranza, nella riscoperta continua del suo Amore – afferma il Presule - Questo può allora significare che il tempo in cui si resta a casa, anche se a causa di una inattività forzata che sa ben poco di vacanza, può diventare prezioso per ritrovare una dimensione profonda dell’anima, attraverso la riflessione e la preghiera, per ritrovare la gioia di stare con i propri famigliari, semplicemente, senza troppi programmi e senza dover rincorrere mete o attività con cui riempire i giorni, come il consumismo imperante imponeva…».

«Inoltre – e forse più ancora – questo tempo “libero” può diventare benedetto – aggiunge - se sarà occasione per riallacciare rapporti un po’ abbandonati e soprattutto per stare più vicini a persone sofferenti o comunque sole e bisognose di qualcuno che dedichi loro attenzioni». E poi «può essere anche tempo qualificato – prosegue - per riposare realmente nel corpo e nella mente, a differenza di quanto accade invece adottando formule vacanziere frenetiche che lasciano al ritorno più stanchi e distrutti di prima».

«Anche in questi tempi di ristrettezze e di difficoltà - conclude l’Arcivescovo - formulo auguri a tutti di poter vivere giorni sereni in famiglia e tra gli amici, affinché siano vacanze aperte alla speranza per il domani. Così, semplicemente, dal profondo del cuore».

 

www.vaticaninsider.lastampa.it  10/06/2012

 

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