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Il 29 giugno il pontefice consegnerà i particolari paramenti liturgici a 46 nuovi arcivescovi metropoliti con cerimonie più brevi

di Alessandro Speciale

Oggi, 29 giugno, come da tradizione in occasione della festa dei santi Pietro e Paolo, papa Benedetto XVI consegnerà i palli ai nuovi arcivescovi nominati nel corso degli ultimi dodici mesi.

Il pallio è un paramento liturgico – una striscia di stoffa di lana bianca avvolta sugli omeri che  rappresenta la pecora che Gesù 'buon pastore' si carica sulle spalle – consegnato dal pontefice esclusivamente agli arcivescovi metropoliti per manifestare in modo visibile l'autorità dei presuli delle maggiori arcidiocesi del mondo nell'unione con il vescovo di Roma.

 

 

Il rito di benedizione e consegna dei palli si svolgerà quest'anno con una leggera modifica: avrà luogo subito prima dell'inizio della messa celebrata dal pontefice nella Basilica di San Pietro e non al termine dell'omelia come avveniva in passato.

“La modifica è stata approvata dal Santo Padre ed è dovuta a tre diversi motivi, strettamente collegati l'uno con l'altro”, spiega in un'intervista all'Osservatore Romano monsignor Guido Marini, maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.

Innanzitutto, “si intende abbreviare la lunghezza del rito. Infatti, si darà lettura dell'elenco dei nuovi arcivescovi metropoliti appena prima dell'ingresso della processione iniziale e del canto del 'Tu es Petrus', al di fuori della celebrazione vera e propria”.

L'obiettivo è di “evitare che la celebrazione eucaristica sia interrotta da un rito piuttosto lungo, il che potrebbe rendere più difficile la partecipazione attenta e raccolta alla Santa Messa”. “Basti considerare – aggiunge monsignor Marini – che il numero dei metropoliti si aggira ormai ogni anno intorno ai 45”.

Infine, “i riti che vengono inseriti nella celebrazione eucaristica dopo l'omelia sono normalmente riti sacramentali.L'imposizione del pallio non ha invece in alcun modo natura sacramentale”.

Quest'anno sono 46 i nuovi arcivescovi metropoliti a cui verrà consegnato il pallio. Tra loro ci sono due cardinali -Rainer Maria Woelki, di Berlino, e Francisco Robles Ortega, di Guadalajara - e il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia.

Sette dei nuovi arcivescovi arrivano dal Brasile, quattro rispettivamente da Stati Uniti d'America, Canada e Filippine, tre da Italia e Polonia e due da Messico, India e Australia con 2. Oltre a Moraglia, gli italiani che ricevono il pallio sonoFilippo Santoro, arcivescovo di Taranto, e Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari.

Due dei nuovi metropoliti - il ghanese Gabriel Justice Yaw Anokye e il canadese Valery Vienneau - non saranno presenti venerdì in San Pietro e il pallio verrà consegnato loro nelle sedi metropolitane.

La presenza di tanti leader della Chiesa provenienti da tutto il mondo offrirà al papa, come spiegato sabato scorso dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi, l'occasione di continuare “i suoi colloqui e le sue riflessioni” sul caso Vatileaks e il funzionamento della Curia.

 

www.vaticaninsider.lastampa.it  29/06/2012

 

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