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Questa mattina, con la Celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. Rev.ma Mons. John Corriveau OFM Cap., vescovo di Nelson (Canada) ha avuto inizio l'84.mo Capitolo generale dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Già nei giorni scorsi sono arrivati presso il Collegio internazionale S. Lorenzo da Brindisi in Roma, sede del Capitolo, tutti i fratelli che parteciperanno a vario titolo al più importante evento comunitario della fraternità cappuccina. Complessivamente vi partecipano 234 frati di cui: 169 delegati capitolari, rappresentanti dell'Ordine che vive il proprio carisma in 104 paesi del mondo con 10800 frati, e 65 tra ufficiali e ausiliari, che prestano il loro servizio per il corretto funzionamento del Capitolo stesso.

Questa mattina, il popolo cappuccino radunato a Roma, ha celebrato l'Eucarestia nella nuova chiesa del Collegio internazionale, inaugurata lo scorso 25 marzo e completata proprio due giorni orsono con il montaggio e il completamento del mosaico del p. Marko Ivan Rupnik S.J., situato nella parete di fondo della chiesa, dietro l'altare, che ha come figura centrale il Cristo Pantocràtor.

Il presidente della celebrazione, il confratello Mons. Corriveau, ha sottolineato nella sua breve ed intensa omelia come la fraternità evangelica, forma di vita insegnata e vissuta da Francesco d'Assisi, trova la sua immagine prefetta nella comunione trinitaria. Nella Trinità, infatti, le Persone divine, sono "relazioni sussistenti"; tra le Persone divine c'è partecipazione e comunione piena di amore che le costituisce in unità dinamica. E come il Mistero dell'Incarnazione è stato una sorta di "esplosione" di amore trinitario nei confronti dell'uomo, così anche la fraternità, evangelicamente vissuta, diventa riflesso efficace di quell'Amore che si è fatto uno di noi. L'Amore fraterno, immagine di quello trinitario, trae la sua forza dall'Eucarestia, che è il banchetto in cui lo Spirito compie il miracolo della piena comunione in Cristo e tra di noi.

Terminata la celebrazione, i capitolari si sono nuovamente radunati in chiesa per la preghiera di benedizione dei lavori del Capitolo e la processione verso l'aula capitolare che ospiterà lo svolgimento dei lavori. Raccolta ed orante, l'Assemblea dei frati si è recata in aula invocando l'aiuto dei santi dell'Ordine e lodando Dio per il dono del Suo Amore, di cui i fratelli sono immagine viva e reale.

Invitiamo tutti i lettori a pregare lo Spirito Santo per i lavori di questo Capitolo. Infatti, dati i momenti difficili che la comunità mondiale sta vivendo, l'Ordine è chiamato a conservare la sua identità profetica e ad impegnarsi sulle strade della nuova evangelizzazione che, in primis, si concretizza nell'impegno, comunitario e personale, della conversione e alla fedeltà al carisma.

Proprio Mons. Corriveau ricordava come l'evangelizzazione primaria, o primordiale, si compie nella vita pratica...una vita che dice, nel suo vivere, l'Amore. Solo così i frati potranno essere testimoni veritieri ci Colui che per noi "si è fatto obbediente, fino alla morte di croce."

 

fr. Matteo Siro - Segretario CIMP Cap

 

Estratto dell'Omelia di Mons. Corriveau

"Il profeta Ezechiele, quando le parole non riuscivano più a penetrare il cuore della sua generazione, si mise a predicare con i fatti, con il dramma della propria vita, delle sue azioni. Nessuno più di Francesco d’Assisi capiva questo modo di fare. “Predicate il vangelo in ogni momento e, quando è necessario, per mezzo di parole”. Citando poi il Beato Giovanni Paolo II indica che è la comunione la risposta profetica della Chiesa all’individualismo della nostra epoca: “Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione: ecco la grande sfida che ci sta davanti nel millennio che inizia, se vogliamo essere fedeli al disegno di Dio e rispondere anche alle attese profonde del mondo.” (NMI, 43).. Siamo creati per essere in comunione, per essere famiglia. La vocazione alla comunione trinitaria – ha detto ancora Mons. Corriveau – che per un cappuccino è una chiamata alla fraternità è ben più di uno slogan; si tratta di una profonda conversione di cuore. Solo un cuore fraterno e decisamente relazionale è in grado di offrire al mondo secolarizzato una parola profetica. A conclusione augura che tenendo lo sguardo fissato su Cristo riusciremo a toccare con amore il cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo. Possa questo capitolo scoprire ancora le dimensioni relazionali del nostro patrimonio francescano. In tale modo aiuteremo la Chiesa a dare espressione visibile ad una spiritualità della comunione."

dal sito: http://www.capitulum2012.info

http://www.capitulum2012.info/index.php?option=com_content&view=article&id=96%3Aapertura-ufficiale&catid=42%3Ai-settimana&Itemid=187&lang=it

 

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