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- le suore Clarisse Francescane Missionarie del Santissimo Sacramento sono accanto a chi soffre

 

Scuole, case d'accoglienza e comunità per minori: il volto missionario delle Clarisse francescane

Il luogo comune che associa le suore di clausura, o clarisse, ad una vita che trascorre in solitudine, all'interno di un monastero, non si concilia sull'attivismo che rendono quest'ordine tra i più impegnati a livello umano e sociale. E le Clarisse Francescane Missionarie del Santissimo Sacramento, le discepole di Santa Chiara, ne sono l'emblema. Operano in sei Province del mondo tra India, Brasile, Argentina, Bolivia, Perù e Paesi europei. L'unica Provincia italiana è quella dell'Immacolata Concezione dislocata in Italia, Spagna, Romania.

 

Le origini delle Clarisse francescane

Le fonti francescana raccontano che San Francesco mentre passava vicino alla chiesa di San Damiano, fu ispirato ad entrarvi. «Una volta all'interno - scrivono le fonti - prese a fare orazione fervidamente davanti all'immagine del Crocifisso, che gli parlò con commovente bontà: "Francesco, non vedi che la mia chiesa sta crollando? Va dunque e restaurarmela". Tremante e stupefatto il giovane rispose: "Lo farò volentieri, Signore".Egli aveva però frainteso: pensava si trattasse di quella chiesa che, per la sua antichità, minacciava prossima rovina. Per quelle parole del Cristo egli si fece immensamente lieto e raggiante, sentì nell'animo che era stato veramente il Crocifisso a rivolgergli il messaggio...» (FF.1411)

Francesco e Chiara a San Damiano

«Subito dopo la sua conversione, mentre era intento a riparare la Chiesa di S. Damiano... in un trasporto di grande letizia, illuminato dallo Spirito Santo... salito sopra il muro di detta chiesa, così gridava, a voce spiegata e in lingua francese, rivolto ad alcuni poverelli che stavano lì appresso: «Venite ad aiutarmi in quest'opera del monastero di S. Damiano perché tra poco verranno ad abitarlo delle dame e per la fama e santità della loro vita si renderà gloria al Padre nostro celeste in tutta la sua santa Chiesa». (FF.2826-2827) «Chiara, fedele discepola, che meglio di chiunque riuscì a cogliere e comprendere il cuore di Francesco, lo segue e rinchiusa nel monastero di San Damiano, con le sorelle, vive "quell'altissima povertà" che Francesco aveva lasciato loro in eredità, perseverando fino alla fine». Ed è qui che iniziò ad operare il primo nucleo di Clarisse

L'Immacolata Concezione e le 21 comunità

A distanza di secoli dalle origini delle Clarisse, nell’VIII Capitolo Generale del 1970, viene deliberato il “decentramento” dell’Istituto in entità minori cioè in Provincie e viene preparato il Regolamento per lo svolgimento del I Capitolo Provinciale nelle diverse nazioni. Il 20 Maggio 1971 nasce la Provincia “Immacolata Concezione” , con sede a Bologna, comprendente le case nel territorio italiano, una casa in Spagna a Palencia, ed attualmente anche a Ribadavia ed a Braila in Romania. La Provincia "Immacolata Concezione" Italia - Spagna - Romania è composta da 21 Comunità di cui 18 in Italia, 2 in Spagna, 1 in Romania. A coordinare la Provincia è la Superiora suor Marilieta Biazzi,

I quattro settori della Missione

La Missione è testimonianza, a partire dal contesto sociale ed ecclesiale in cui le Religiose sono inserite, si dirige verso i settori: didattico-educativo, socio Assistenziale, Pastorale, Missione di Frontiera e ad gentes. Nell'ambito scolastico le clarisse sono presenti in quattro Istituti scolastici comprensivi di scuola dell’infanzia e primaria, quattro scuole dell’infanzia e il collegio “Santa Clara de Asis” comprensivo di scuola infantile, primaria e secondaria in Spagna.

Nell'ambito Socio-assistenziale lavorano in due Comunità educative per minori anche con pronto intervento; tre Case di accoglienza per mamme e minori in difficoltà; una Comunità educativa per minori più centro diurno a Braila, in Romania.

Catechesi e pastorale in quattro luoghi simbolo

Nella Chiesa locale collabono mediante la catechesi sacramentale, gli incontri di formazione umana e spirituale per gruppi giovanili ed ecclesiali, i centri di ascolto, la recita del Santo Rosario nelle famiglie, le visite agli anziani e infermi, l’animazione liturgica, l’attività di pastorale giovanile parrocchiale, il ministero straordinario dell’Eucaristia, la partecipazione ai Consigli pastorali parrocchiali. «La nostra azione pastorale, soprattutto giovanile e vocazionale, ha il dono di estendersi in alcuni luoghi francescani, meta preziosa di tanti “cercatori di Dio”», spiegano le clarisse. I luoghi a cui loro fanno riferimento sono l’Eremo delle Carceri in Assisi; il Santuario della Verna; “San Antonio” in Ribadavia; e “Nostra Signora delle Grazie” in Iglesias.

Gelsomino Del Guercio - www.sanfrancescopatronoditalia.it

 

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