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In vista dell'incontro mondiale delle famiglie intervista a Hazte Oir

di Andrés Beltramo Alvarez

Nel 2012, la strategia internazionale a favore della famiglia ha un asse preciso: Madrid-Milano. Nell’arco di quasi 10 giorni, queste due città europee accoglieranno i principali esponenti della lotta a favore della vita umana, del matrimonio tra uomo e donna e della famiglia come cellula base della società. Tutto inizierà nella capitale spagnola il 25 maggio, che ospiterà i lobbisti internazionali di prima linea. Non solo cristiani. L’evento per eccellenza dedicato alle famiglie cattoliche si terrà dal 30 maggio al 3 giugno nella metropoli italiana, nel corso del VII Incontro Mondiale che sarà chiuso da Papa Benedetto XVI. Ma l’incontro sarà preceduto da una riunione chiave: il Congresso Mondiale delle Famiglie (abbreviato con WFC, secondo l’acronimo inglese), manifestazione che negli ultimi anni ha acquistato notevole forza, diventando uno spazio di unione per i sostenitori dei valori “non negoziabili”.

Lontane dall’essere due riunioni contrapposte, il Congresso e l’Incontro si presentano come due eventi complementari, due “strumenti” che fanno parte della stessa strategia. Almeno per la Chiesa. Fondato nel 1997 da Allan Carlson, il WFC ha registrato una crescita esponenziale di partecipazioni, passando dai 700 delegati della prima edizione svoltasi a Praga (Repubblica Ceca) agli oltre quattromila rappresentanti della quinta edizione di Amsterdam (Olanda) nel 2009.

In previsione dal 25 al 27 maggio a Madrid, il VI Congresso affronterà il tema “Matrimonio e famiglia, il futuro della società”. In un’intervista a Vatican Insider, uno degli organizzatori di questa edizione e presidente della piattaforma Hazte Oir, ha fornito i dettagli relativi all’iniziativa.

Qual è l’obiettivo principale del Congresso Mondiale delle Famiglie?

Il Congresso Mondiale delle Famiglie riunisce la principale coalizione al mondo composta dai leader che sostengono la vita e la famiglia. Ciò consente di raggiungere un doppio obiettivo: il congresso funge da punto di interscambio e di coordinazione delle azioni in difesa della vita e della famiglia a livello globale e, dall'altro lato, fornisce l’educazione e le riflessioni necessarie per difendere la famiglia naturale come fattore chiave per il progresso dell'umanità.

Secondo il programma, si riuniranno molti dei lobbisti cattolici che si battono in prima linea in parlamento e a livello internazionale. È possibile affermare che questo incontro indicherà la strategia di difesa dei valori cristiani dei prossimi mesi?

Non solo la strategia dei valori cristiani. In realtà, la difesa della famiglia naturale è una proposta condivisa dai cristiani che appartengono a diverse confessioni (cattolici, ortodossi, evangelici), ma anche da altre religioni, come quella ebraica, o dai non credenti. Ad ogni modo, durante il Congresso si condividerà, si discuterà e si definirà buona parte della strategia delle principali organizzazioni mondiali in favore della vita e della famiglia.

In che modo sono collegati il congresso e l'Incontro Mondiale delle Famiglie di Milano, e in che cosa si differenziano?

Mentre l'Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Milano durante il primo fine settimana di giugno sarà un evento cattolico, il Congresso Mondiale delle Famiglie nasce dallo sforzo congiunto di decine di gruppi, associazioni e fondazioni della società civile e di persone che appartengono a diverse confessioni. L’Incontro di Milano sarà preceduto da un congresso teologico-pastorale. Al contrario, il Congresso di Madrid ha un contenuto scientifico e pratico.

Tuttavia, al di là di questa distinzione formale, i due eventi rappresentano eccellenti opportunità per la difesa della famiglia, per esaminare attentamente la necessità del suo rafforzamento e per unire gli sforzi relativi a questo importante compito.

A livello istituzionale, in che misura parteciperanno al Congresso la Chiesa e la Santa Sede?

Sua eminenza il Cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, parteciperà a Madrid con una conferenza intitolata “La famiglia naturale e la rivoluzione contro la famiglia”. Il vescovo di Alcalá de Henares e presidente della Sottocommissione per la Famiglia della Conferenza Episcopale Spagnola (CEE) Juan Antonio Reig Plá, presiederà una tavola rotonda durante la quale si discuterà degli attacchi alla famiglia, del costo sociale della pornografia e degli effetti collaterali della promiscuità e dell'infedeltà.

Inoltre, il cardinale Antonelli presenterà, in un altro momento del Congresso, l’Incontro di Milano. Per quanto riguarda la gerarchia cattolica spagnola, sarà presente Juan Antonio Martínez Camino, vescovo ausiliare di Madrid e segretario generale della Conferenza Episcopale Spagnola, che presiederà la celebrazione della Santa Messa domenicale, evento che rientra nel programma del Congresso. Diamo per scontato l’appoggio dei numerosi vescovi e parroci di tutta la Spagna che hanno contribuito enormemente alla divulgazione del Congresso.

www.vaticaninsider.lastampa.it - Città del Vaticano 21/05/2012

 

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