Novità - Nomine ed elezioni

Il Papa ha nominato Gänswein nuovo Prefetto della Casa Pontificia al posto del cardinale Harvey

di Andrea Tornielli

Benedetto XVI ha nominato nuovo prefetto della Casa Pontificia il suo segretario particolare don Georg Gänswein, 56 anni, da nove anni al suo fianco prima nella Congregazione per la dottrina della fede e dal 2005 nell’appartamento papale. Gänswein, elevato alla dignità arcivescovile, rimarrà a vivere con Ratzinger e continuerà a coordinare la segreteria papale.

La designazione, nell’aria da settimane, rappresenta un fatto inedito nella storia recente del papato: è vero che Giovanni Paolo II aveva nominato vescovo il suo segretario, ma in quel caso don Stanislao Dziwisz era stato designato «prefetto aggiunto», affiancando l’americano James Harvey. In questo caso, invece, don Georg assume tutta la responsabilità della Prefettura della Casa Pontificia, che gestisce l’accesso alle udienze papali. All’inizio del pontificato ratzingeriano davvero in pochi avrebbero creduto che Benedetto XVI sarebbe arrivato a una scelta simile – viste le critiche rivolte al predecessore – ma la nomina di oggi va inquadrata nell’ambito dei vatileaks, il furto e la pubblicazione dei documenti riservati dalla scrivania papale. Nominando arcivescovo il suo segretario e affidandogli un ruolo delicato nell’organigramma curiale, Papa Ratzinger blinda e protegge il suo collaboratore anche per il futuro. E lo rafforza notevolmente come principale interfaccia nei rapporti tra il Pontefice e la Curia, e con il mondo esterno.

Gänswein  è nato a Waldshut, nella Foresta Nera, il 30 luglio 1956 ed è il maggiore di cinque figli, due fratelli e due sorelle. È entrato in seminario ed è stato ordinato Sacerdote il 31 Maggio 1984, per la diocesi di Freiburg im Breisgau. Si è laureato in Diritto Canonico nel 1993 presso la Facoltà teologica della Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera. Dopo essere stato giudice del Tribunale Diocesano, nel 1995 è stato assunto presso la Congregazione per il Culto Divino. È stato trasferito alla Congregazione per la Dottrina della Fede nel 1996, dove in seguito ha svolto l’ufficio di Segretario personale del Prefetto, Joseph Ratzinger, prendendo il posto dell’antico segretario, Jozef Clemens, con il quale i rapporti sono sempre rimasti piuttosto tesi.

Appassionato di sport, sci e tennis, gli è stato intitolato un fan club. Nei giorni scorsi, ricevendo un premio in Vaticano, don Georg ha così spiegato il suo ruolo compito: «Personalmente ho visto il mio ruolo o servizio al Papa come quello di un vetro. Un vetro è un vetro quando è pulito. Più pulito è più raggiunge il suo scopo. Se si sporca o si rompe rimane un vetro ma non funziona come dovrebbe». «Debbo lasciare entrare il sole, e il vetro meno appare meglio è, se non si vede proprio vuol dire che svolge bene il suo lavoro», ha aggiunto don Georg. «Meno vengo messo volutamente in mostra meglio è», ha detto, spiegando di offrire ogni giorno il suo aiuto a Benedetto XVI il suo servizio «col cuore, con il cervello, con l’anima, con tutte le forze che ho».  E ha inoltre confidato: «Venti ostili ci sono e se toccano il Santo Padre talvolta toccano anche il suo segretario, la sofferenza fa parte della via Crucis, ma non la scegliamo».

 

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/georg-gaenswein-20418/

 

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