Novità - Eventi di rilievo

Un'oasi di pace in quella valle reatina tanto cara a Francesco. E' l'antico santuario di Santa Maria delle Grazie in Ponticelli di Scandriglia, costruito dagli Orsini al centro delle loro terre in Sabina nel 1478.

BONAVENTURA DA BARCELLONA

Un luogo di meditazione dove hanno sostato figure del calibro del beato Bonaventura da Barcellona e che oggi i frati spalancano a chi bussa alla loro porta per una preghiera, per lo studio, l’accoglienza di chi ha bisogno di aiuto spirituale e materiale; la diffusione dei valori francescani; la raccolta di una comunità cattolica per la quale il santuario diventi un riferimento legante.

PREGARE E MEDITARE CON I FRATI

«Oltre a ciò - osservano i frati - cercheremo di aiutarvi a pregare, meditare ed a cantare in quanto, come diceva Sant. Agostino, chi canta prega due volte. Cercheremo di creare uno spazio di studio nel quale mettere a disposizione dei lettori materiale da consultare ed elaborare specialmente inerente alla cultura ed alla storia degli ordini francescani».

DONARE "CONTENUTI"

I francescani inviano a «donare al santuario la vostra opera sotto forma di pagine scritte, audio e video», «donate al santuario le vostre foto», «donare la vostra preghiera a tutti coloro che collaborano per rendere il Santuario un posto più bello ed accogliente». Perché l'obiettivo è proprio quello di ampliare quanto più i confini della comunità che si raccoglie intorno a Santa Maria delle Grazie.

DUE DATE DA RICORDARE

Due gli appuntamenti di riferimento durante l'anno: la festa del Beato Bonaventura da Barcellona, che ricade l'11 settembre, e la Solennità di Pentecoste per vivere «gustare» la presenza dello Spirito Santo.

LA PERLA DELLA SABINA

«Tra restauri e studi - evidenzia Umberto Massimiani, che si è occupato di ricostruire la storia di questo luogo di preghiera francescano - il Santuario tornò ad essere abitato e frequentato. Inserito all’interno della Via francigena di san Francesco, il Santuario tra gli ulivi ed il silenzio ha allargato il suo orizzonte oltre i confini diocesani. Lo chiamano La perla della Sabina non per le sue opere d’arte, ma per l’immagine mariana che derubata degli ori è stata incoronata di nuovo il 31 agosto 2008 e con un restauro definitivo è tornata al suo primitivo splendore».
Gelsomino Del Guerciowww.sanfrancescopatronoditalia.it

 

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