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ArsenioIl 21 gennaio 2016 il Santo Padre Francesco ha autorizzato la Congregazione della Cause de Santi a promulgare il Decreto che riconosce le virtù eroiche del Servo di Dio Arsenio da Trigolo (1849-1909), cappuccino della Provincia di Lombardia, Fondatore delle Suore di Maria Consolatrice.

Il Servo di Dio nacque a Trigolo, in provincia di Cremona, il 13 giugno 1849, ancora fanciullo, desiderava servire il Signore, per cui convinse i genitori a farlo entrare nel seminario di S. Margherita a Cremona. Per la bontà e la capacità oratoria fu mandato anzitempo, per mancanza di sacerdoti, in una parrocchia dovendo così dividersi tra studio e impegno pastorale. Il 21 marzo 1874 ricevette l’ordinazione sacerdotale e fu mandato come coadiutore del parroco a Paderno di Ossolaro e poi a Cassano d’Adda, dove incontrò la giovane Pasqualina Giuseppina Fumagalli.

Per il suo desiderio di dedicarsi completamente a Dio, decise di diventare religioso, facendo domanda per entrare nella Compagnia di Gesù. Il Vescovo Geremia Bonomelli, che lo considerava un ottimo giovane, accolse la sua richiesta a malincuore. Il 14 dicembre 1874 il Servo di Dio iniziava a Les Alleux (Francia) il suo noviziato, emettendo la Prima Professione religiosa nel 1877.

La Professione solenne fu emessa a Venezia l’anno successivo come coadiutore spirituale (operarius). Nel suo servizio apostolico fu stimato da tutti, specialmente dalle comunità religiose femminili che lo avevano come direttore di esercizi spirituali e come accompagnatore nella vita interiore.

 

In questi anni di grande impegno spirituale incontrò nuovamente la Fumagalli che era stata dimessa dalle Suore di Notre Dame du Bon Secours, perché ribelle e indocile. Aveva fondato un Istituto religioso, chiamato della Consolata, aprendo case a Torino e Milano senza ottenere i permessi dai rispettivi Vescovi. A Torino la situazione precipitò quando il sacerdote don Francesco Bono che lo guidava spiritualmente decise, insieme ad alcune religiose, di separarsi dalla Fumagalli dando origine all’Istituto delle Suore del SS. Natale.

Il Servo di Dio, poiché aveva mandato due giovani di Venezia all’Istituto della Fumagalli a Torino, fu richiamato dai suoi Superiori e apostrofato come imprudente e intempestivo. Il Servo di Dio fu mandato a Piacenza, dove la Consulta della Provincia dei Gesuiti il 24 marzo 1892 decise di dimetterlo per gravi imprudenze, senza specificare i fatti da addebitare al Servo di Dio. La Consulta spinse con forza il Servo di Dio a mettere per iscritto le sue dimissioni. Tornò a Trigolo. Invitato dalla Fumagalli a dare un corso di esercizi spirituali, partì per Torino dove l’Arcivescovo Mons. Davide Riccardi gli affidò la cura spirituale dell’Istituto fondato dalla Fumagalli, le Suore di Maria SS.ma Consolatrice. Il Presule si era accorto della poco docilità della Fumagalli ed era preoccupato per i continui attacchi delle curia di Milano e del Vaticano, per cui decise nel dicembre 1892 la separazione delle Suore torinesi dalla Fumagalli, cambiando anche la sede. Tale nuova Congregazione nel gennaio 1893 fu riconosciuta dai vari organi ufficiali. La Fumagalli non si arrese, accusando il Servo di Dio di ogni nefandezza fino a mandare lettere al Papa. Fu l’Arcivescovo di Torino che lo difese contro accuse insussistenti. In quel periodo scrisse la Regola e le Costituzioni sull’impronta della spiritualità ignaziana e dettò numerosi esercizi spirituali ottenendo anche il riconoscimento canonico dell’Istituto. Era il 20 giugno 1895.

Nel 1896 il Servo di Dio trasferì la Casa Madre ed il noviziato a Milano dove risiedette, mentre a Torino pose come direttore spirituale Mons. Giuseppe Casalegno. Il Servo di Dio diresse l’Istituto per dieci anni.

Nel Primo Capitolo Generale, tenutosi nel 1899, iniziò ad esserci disaccordo fra la provincia milanese e quella torinese del nuovo Istituto. Nel 1902 il Cardinale di Milano, il beato Andrea Carlo Ferrari, mandò un’ispezione alla Casa Madre per le accuse di “dittatore” che venivano rivolte al Servo di Dio, non trovando niente di quanto si temeva. Tuttavia il Servo di Dio fu allontanato e il Cardinale decise di rinnovare tutte le superiore. La situazione non migliorò di molto, in quanto le nuove superiore decisero di bruciare tutte le carte personali del Servo di Dio e di imporre il silenzio su di lui in tutto l’Istituto.

Ancora una volta, il Servo di Dio era chiamato a lasciare la “sua terra” per sostenere un nuovo esame di ammissione. Così a 53 anni il 21 giugno 1902, dopo aver ottenuto il voto favorevole delle Curie di Milano, di Cremona, di Torino e del Provinciale dei Gesuiti, iniziava, con il nuovo nome di fr. Arsenio da Trigolo, il periodo di noviziato dai Frati Minori Cappuccini della Provincia di Milano. Al termine del noviziato, emessi i voti temporanei, fu inviato a Bergamo per guidare nello spirito i giovani studenti cappuccini. Nel 1907 a Milano ci fu nuovamente il caso della Fumagalli per cui il suo Provinciale, temendo che p. Arsenio fosse compromesso, decise di farlo allontanare, mandandolo a Lovere, dove restò qualche mese. Cessato il pericolo, fu richiamato a Bergamo. Trascorse gli ultimi tre anni nel ministero pastorale, e curando il Terz’Ordine. Il Vescovo di Bergamo Mons. Giacomo Radini Tedeschi spesso lo chiamava per consigli.

Nel 1909 il Servo di Dio incominciò ad avere problemi di salute. Trasferito nell’Infermeria provinciale di Bergamo, nella notte del 10 dicembre 1909, morì per aneurisma cardiaco.

Le Suore non dettero subito notizia della sua morte, ma il suo funerale, celebrato nella semplicità propria dei Cappuccini, vide una imponente partecipazione di popolo che testimoniava rendendo evidente il bene seminato come sacerdote. Sepolto nel cimitero di Bergamo, i suoi resti mortali furono traslati nel 1940 al cimitero di Cepino Imagna (BG) e successivamente, il 13 ottobre 1953, nella Cappella della Casa Madre delle Suore di Maria SS. Consolatrice a Milano.

 

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