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Il fervore di studi sulla storia e sul carisma francescano, che ha caratterizzato il secolo XX, aveva ricevuto nuovo impulso dal Concilio Vaticano II, il quale nel Decreto sul rinnovamento della vita religiosa invitava a prendere atto che tale rinnovamento «comporta il continuo ritorno alle fonti di ogni forma di vita cristiana e allo spirito primitivo degli istituti, e nello stesso tempo l'adattamento degli istituti stessi alle mutate condizioni dei tempi... Perciò fedelmente si interpretino e si osservino lo spirito e le finalità proprie dei Fondatori, come pure le sane tradizioni, poiché tutto ciò costituisce il patrimonio di ciascun istituto» (Perfectae caritatis, 2). In ambito francescano, la prima risposta globale a questo autorevole «invito alle fonti» venne dalla Francia, dove nel 1968 Théophile Desbonnets e Damien Vorreux presentavano l'importante silloge Saint François d'Assise. Documents, écrits et premières biographies, fornendo un modello di riferimento per iniziative analoghe. Ma anche altrove, e particolarmente in Italia, l'impulso conciliare e l'imminenza del 750° anniversario della morte di Francesco (1976) stavano producendo importanti novità, come la rinascita ad Assisi della Società Internazionale di Studi Francescani e relativi convegni (1973), e il laborioso approntamento di ben due edizioni critiche degli Scritti di Francesco, ad opera di padre Giovanni Boccali e di padre Kajetan Esser e collaboratori (Collegio San Bonaventura di Grottaferrata), che vedranno la luce l'anno successivo a quello del centenario.
Nello stesso anno 1977, per iniziativa e «costante e dinamico impulso del padre Ernesto Carola», con la collaborazione di un gruppo di eminenti studiosi e il coordinamento generale che «ha occupato e preoccupato, più di ogni altro, l'infaticabile padre Feliciano Olgiati della Biblioteca Francescana di Milano», uscivano le Fonti Francescane, comprensive di scritti e biografie di Francesco e Chiara, oltre che di ricche testimonianze spirituali, cronachistiche e documentarie dei secoli XIII-XIV. Edite a cura del Movimento Francescano, le Fonti Francescane sono state un grande evento editoriale, sia per la vastissima diffusione, sia soprattutto per la formazione interna delle famiglie francescane e per la vasta influenza esercitata in ambito ecclesiale, storico e culturale. A un quarto di secolo dall'edizione, la silloge mantiene a pieno titolo la sua autorevolezza, e relativamente alle introduzioni alle quattro Sezioni (Stanislao da Campagnola per gli Scritti e le biografie di Francesco, Luigi Pellegrini per le cronache, Chiara Augusta Lainati per i testi clariani) offre ancora una sintesi esemplare del dibattito novecentesco sul corpus dei testi francescani.
Da qualche tempo, tuttavia, si faceva sentire l'esigenza di una nuova edizione delle stesse Fonti Francescane, per una ragione fondamentale: la necessità, ormai improrogabile, di incorporare i risultati degli studi intervenuti dopo la prima edizione, in particolare il nuovo testo critico degli Opuscula di Francesco procurato da K. Esser (peraltro già utilizzato nelle FF ed. minor, 1986), i contributi sulla piena appartenenza degli stessi Scritti a Francesco, la migliore conoscenza circa la successione, i rapporti vicendevoli e le fonti dei testi agiografici. Il criterio fondamentale che ha guidato i curatori della nuova edizione è stato quello del «rinnovamento nella continuità», in modo da venire incontro alle attese di un sempre più largo pubblico di lettori, senza sconvolgere l'impianto dell'edizione precedente.
Nelle Fonti Francescane, nuova edizione, verrà dunque conservato l'intero corpus di testi in traduzione già presenti nell'edizione 1977, sia pure con significative integrazioni: i nuovi testi (minori) di Francesco presenti nell'edizione Esser; la traduzione integrale, nell'ordine recato dal manoscritto, della Compilazione di Assisi o Leggenda perugina; integrazioni varie nel settore dei documenti papali e delle testimonianze francescane (come quelle, importantissime, di Giacomo da Vitry); la stampa della Lettera di Greccio, oltre che nella sede dell'edizione 1977 (= FF 572-577), anche in testa alla Leggenda dei tre Compagni, come vuole la tradizione manoscritta di questo illuminato testo biografico. Ma la novità maggiore, per quanto riguarda i testi, è costituita dall'aggiunta di una quinta sezione con i Testi normativi dell'Ordine dei fratelli e delle sorelle della penitenza, a cominciare dal Memoriale propositi (1221) e la sua diretta filiazione francescana, la Regola di Niccolò IV (1289), seguiti in appendice dai due testi legislativi che hanno caratterizzato la vita dell'OFS nei secoli recenti, la Regola di Leone XIII (1883) e quella evangelicamente e francescanamente ispirata di Paolo VI (1978). Anche nella nuova edizione si mantengono, con i correttivi necessari, la numerazione marginale progressiva e gli utilissimi indici finali, arricchiti dall'ormai indispensabile Indice dei luoghi biblici.
Altre novità significative riguardano più direttamente i testi e le parti accessorie. Nella nuova edizione si è pensato di rifare e ridistribuire le introduzioni, che condensano i risultati essenziali di ricerca conseguiti negli ultimi decenni e sono collocate in parte a capo delle singole sezioni, in parte davanti a singoli testi o gruppi di testi, per illuminare meglio e più da vicino il lettore. Infine - data l'importanza crescente che gli Scritti di Francesco e di Chiara, ormai ritenuti la chiave indispensabile per entrare nel loro mondo spirituale, stanno assumendo negli studi e nell'uso personale e comunitario - si è ritenuto conveniente dare loro spazio maggiore sia nelle introduzioni, sia nel commento, procedendo quindi per essi e per tutti gli altri testi a metodica revisione delle traduzioni sui testi originali, con particolare attenzione al mantenimento della terminologia biblica, ecclesiale, comunitaria e teologicofrancescana, nella convinzione che una traduzione fedele e chiara è il miglior invito e commento di un testo. E se anche la regia dei tempi, come ogni altra cosa, è nelle mani di Dio, forse non avviene senza un singolare dono di grazia che la prima edizione delle Fonti Francescane sia uscita nel 750° anniversario della morte di Francesco, e la nuova edizione veda la luce a 750 anni dal felice transito di Chiara.
A distanza di secoli, il messaggio di Francesco e di Chiara al mondo cristiano continua a essere quello dei primi giorni: il Vangelo può davvero diventare «vita», trasformandosi in straordinaria forza di incontro con Dio, con i fratelli e le sorelle di tutto il mondo e con tutte le creature. Ma «lo spirito di Assisi», grazie anche alla spinta carismatica ad esso conferita dal «signor papa» Giovanni Paolo II, soffia ormai largamente oltre i confini della cristianità. In una società come quella attuale, che sta diventando sempre più multietnica e multireligiosa, la testimonianza dei due santi di Assisi può diventare un valido richiamo di unità nella carità, di fraternità nella riconciliazione e nel perdono, di servizio ai più poveri e diseredati, di cammino incessante verso un'umanità più vicina al progetto di Dio (Il Gruppo Redazionale, Fonti francescane, nuova edizione. Presentazione, EFR Editrici Francescane, Padova 2004).