Editoria - Novità editoriali |
«Il generale Chiti sostituì, per così dire, la caserma con il convento. La scelta di entrare nell’Ordine cappuccino fu motivata dal fatto che egli si sentiva attratto dalla povertà che caratterizzava la quotidianità dei frati. Sembra, insomma, che ci sia stata una continuità tra la vita militare del Venerabile Servo di Dio e la vita cappuccina, non uno stacco. Continuava a vivere in convento le stesse virtù cristiane, ma in modo più stretto e sempre in crescendo, come aveva vissuto in caserma, e ancor prima a casa sua. Chi lo incontrava aveva la sensazione di una forte presenza del Signore in lui e di un significativo senso di penitenza, che corrispondeva a uno stile austero di vita. Si avvertiva chiaramente che il suo comportamento e le sue parole erano guidate dall’Alto. Padre Chiti non si limitava a compiere i doveri relativi al suo stato di religioso, ma si “spezzava” materialmente per gli altri».
(dall’Introduzione dell’Autore)
Questo libro delinea il profilo e il lascito spirituale di Gianfranco Maria Chiti (1921-2004), combattente nella Seconda guerra mondiale, generale dell’esercito repubblicano, infine frate e sacerdote cappuccino che la Chiesa ha proclamato “Venerabile”.
Antoine Haddad, nato a Beirut (Libano) nel 1972, è frate minore cappuccino dal 1989 e sacerdote dal 1998. Autore di diversi volumi di storia e spiritualità francescana in arabo e di numerosi articoli in francese, inglese e italiano, svolge attualmente il ruolo di assistente del postulatore generale dell’Ordine, presso la Curia generale di Roma.