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168 1.
Tra i consigli evangelici è da apprezzare come insigne
dono di Dio la castità, che, sotto l’azione dello
Spirito Santo, volontariamente si sceglie per Cristo e per
il suo Regno.
2. La motivazione della nostra
vita vissuta in castità è l’amore preferenziale
di Dio e di tutti gli uomini. Essa ci dona in modo singolare
una più ampia libertà di cuore, per cui aderiamo
a Dio con amore indiviso e possiamo farci tutto a tutti.
3. Con questo dono, sempre da
custodire e coltivare fedelmente, la nostra fraternità
diventa un segno luminoso del mistero con il quale la Chiesa
è unita all’unico Sposo. Il carisma del celibato,
che non tutti possono capire, è una scelta per il Regno
di Dio, preannuncia profeticamente questo Regno in mezzo a
noi ed offre una testimonianza della vita futura, nella quale
i risuscitati sono fratelli fra loro davanti a Dio, che sarà
per loro tutto in tutti.
169
1. Una
delle caratteristiche più significative di san Francesco
è la ricchezza degli affetti e la capacità di
esprimerli.
2. Francesco,
conquistato dall’amore di Dio e degli uomini, anzi di
tutte le cose create, è fratello ed amico universale.
3. Sommamente
cortese e nobile, pieno di stupore di fronte ad ogni cosa
buona e bella, vuole che i suoi frati siano cantori lieti
della penitenza-conversione, immersi nella pace e nella fratellanza
universale, anzi addirittura cosmica.
170
1.
Mentre siamo in cammino verso il Regno di Dio, la castità
porta sempre con sé qualche privazione che è
necessario riconoscere ed accettare. Il ricorso diligente
ai mezzi soprannaturali e naturali rende possibile l’equilibrio
e permette di evitare i pericoli che più minacciano
il frate celibe, quali la noia della vita, la solitudine del
cuore, l’amore delle comodità, le compensazioni
indebite o la deviazione morbosa dell’affettività.
2.
La castità consacrata a Dio, dono dato agli uomini,
si alimenta, si sostiene e cresce con la partecipazione alla
vita sacramentale, soprattutto con il convito eucaristico
e con il sacramento della riconciliazione, con la preghiera
perseverante e con l’unione intima con Cristo e con
la sua Vergine Madre.
3.
Così, dunque, senza presumere delle proprie forze,
ma confidando nell’aiuto di Dio, preoccupiamoci di rispondere
generosamente a questo dono.
171
1.
La maturazione affettiva e sessuale percorre un itinerario
graduale di conversione dall’amore egoistico e possessivo
all’amore oblativo, capace di donarsi agli altri.
2.
Tutti i frati, specialmente i superiori, ricordino che l’amore
scambievole nella vita di famiglia e nel servizio fraterno
è un aiuto particolarmente valido della castità.
3.
La vera fraternità, serena e aperta agli altri, facilita
lo sviluppo naturale dell’affettività di ognuno.
L’impegno fraterno esige la rinuncia continua dell’amor
proprio, e richiede quella dedizione agli altri che favorisce
le amicizie profonde e autentiche, che giovano molto ad una
piena vita affettiva. 4. Oltre alla disciplina dei sensi e
del cuore, vivendo in umiltà e penitenza,dedichiamoci
con animo lieto ad un lavoro assiduo e serviamoci degli altri
mezzi che favoriscono la salute dello spirito e del corpo.
172
1.
I frati amino tutti gli uomini in Cristo e, con modi fraterni
ed amichevoli, cerchino di condurli a partecipare al Regno
di Dio.
2.
Sull’esempio dell’affetto nobile di frate Francesco
per sorella Chiara, il nostro comportamento con le donne sia
caratterizzato da cortesia, rispetto e senso di giustizia.
3.
L’amicizia è un dono grande e favorisce la crescita
umana e spirituale. In forza della nostra consacrazione e
per il rispetto dovuto alla vocazione di coloro con i quali
siamo in relazione, evitiamo di legare gli altri a noi; anzi,
diventiamo un dono per loro. Si crea così un’amicizia
liberante e non distruttiva della fraternità.
4.
Le relazioni dei frati con la propria famiglia favoriscono
la crescita affettiva; non si dimentichi, tuttavia, che la
fraternità è la nostra nuova famiglia.
173
1. Meditiamo
spesso le parole di san Francesco con le quali egli esorta
i suoi frati affinché, allontanata ogni preoccupazione,
con cuore puro, con corpo casto e con santa operazione, amino
ed adorino il Signore Dio in tutte le creature.
2.
Niente dunque ci impedisca, niente si frapponga a che lo Spirito
del Signore agisca e si manifesti in noi e nella nostra fraternità. |