COSTITUZIONE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI - Capitolo XI°
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  LA NOSTRA VITA NELLA CASTITA' CONSACRATA
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1. Tra i consigli evangelici è da apprezzare come insigne dono di Dio la castità, che, sotto l’azione dello Spirito Santo, volontariamente si sceglie per Cristo e per il suo Regno.
2. La motivazione della nostra vita vissuta in castità è l’amore preferenziale di Dio e di tutti gli uomini. Essa ci dona in modo singolare una più ampia libertà di cuore, per cui aderiamo a Dio con amore indiviso e possiamo farci tutto a tutti.
3. Con questo dono, sempre da custodire e coltivare fedelmente, la nostra fraternità diventa un segno luminoso del mistero con il quale la Chiesa è unita all’unico Sposo. Il carisma del celibato, che non tutti possono capire, è una scelta per il Regno di Dio, preannuncia profeticamente questo Regno in mezzo a noi ed offre una testimonianza della vita futura, nella quale i risuscitati sono fratelli fra loro davanti a Dio, che sarà per loro tutto in tutti.

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1. Una delle caratteristiche più significative di san Francesco è la ricchezza degli affetti e la capacità di esprimerli.
2. Francesco, conquistato dall’amore di Dio e degli uomini, anzi di tutte le cose create, è fratello ed amico universale.
3. Sommamente cortese e nobile, pieno di stupore di fronte ad ogni cosa buona e bella, vuole che i suoi frati siano cantori lieti della penitenza-conversione, immersi nella pace e nella fratellanza universale, anzi addirittura cosmica.

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1. Mentre siamo in cammino verso il Regno di Dio, la castità porta sempre con sé qualche privazione che è necessario riconoscere ed accettare. Il ricorso diligente ai mezzi soprannaturali e naturali rende possibile l’equilibrio e permette di evitare i pericoli che più minacciano il frate celibe, quali la noia della vita, la solitudine del cuore, l’amore delle comodità, le compensazioni indebite o la deviazione morbosa dell’affettività.
2. La castità consacrata a Dio, dono dato agli uomini, si alimenta, si sostiene e cresce con la partecipazione alla vita sacramentale, soprattutto con il convito eucaristico e con il sacramento della riconciliazione, con la preghiera perseverante e con l’unione intima con Cristo e con la sua Vergine Madre.
3. Così, dunque, senza presumere delle proprie forze, ma confidando nell’aiuto di Dio, preoccupiamoci di rispondere generosamente a questo dono.

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1. La maturazione affettiva e sessuale percorre un itinerario graduale di conversione dall’amore egoistico e possessivo all’amore oblativo, capace di donarsi agli altri.
2. Tutti i frati, specialmente i superiori, ricordino che l’amore scambievole nella vita di famiglia e nel servizio fraterno è un aiuto particolarmente valido della castità.
3. La vera fraternità, serena e aperta agli altri, facilita lo sviluppo naturale dell’affettività di ognuno. L’impegno fraterno esige la rinuncia continua dell’amor proprio, e richiede quella dedizione agli altri che favorisce le amicizie profonde e autentiche, che giovano molto ad una piena vita affettiva. 4. Oltre alla disciplina dei sensi e del cuore, vivendo in umiltà e penitenza,dedichiamoci con animo lieto ad un lavoro assiduo e serviamoci degli altri mezzi che favoriscono la salute dello spirito e del corpo.

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1. I frati amino tutti gli uomini in Cristo e, con modi fraterni ed amichevoli, cerchino di condurli a partecipare al Regno di Dio.
2. Sull’esempio dell’affetto nobile di frate Francesco per sorella Chiara, il nostro comportamento con le donne sia caratterizzato da cortesia, rispetto e senso di giustizia.
3. L’amicizia è un dono grande e favorisce la crescita umana e spirituale. In forza della nostra consacrazione e per il rispetto dovuto alla vocazione di coloro con i quali siamo in relazione, evitiamo di legare gli altri a noi; anzi, diventiamo un dono per loro. Si crea così un’amicizia liberante e non distruttiva della fraternità.
4. Le relazioni dei frati con la propria famiglia favoriscono la crescita affettiva; non si dimentichi, tuttavia, che la fraternità è la nostra nuova famiglia.

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1. Meditiamo spesso le parole di san Francesco con le quali egli esorta i suoi frati affinché, allontanata ogni preoccupazione, con cuore puro, con corpo casto e con santa operazione, amino ed adorino il Signore Dio in tutte le creature.
2. Niente dunque ci impedisca, niente si frapponga a che lo Spirito del Signore agisca e si manifesti in noi e nella nostra fraternità.