COSTITUZIONE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI - Capitolo XII°
   Capitolo I°    Capitolo II°   Capitolo III°   Capitolo IV°   Capitolo V°
    Capitolo VI°    CapitoloVIII°   Capitolo VIII°   Capitolo IX°   Capitolo X °
    Capitolo XI°    Capitolo XII°   Capitolo XIII°   ORDINAZIONI
   
  CONCLUSIONE
 

186
1. San Francesco, vicino alla morte, impartì la benedizione della santissima Trinità, insieme alla sua, ai veri osservanti della Regola. Perciò tutti, messa da parte ogni negligenza, impegniamoci con amore fervente a raggiungere la perfezione evangelica mostrata nella stessa Regola e nel nostro Ordine.
2. Ricordiamo, fratelli carissimi, il tema sul quale il serafico Padre tenne un discorso al Capitolo dei frati: Grandi cose abbiamo promesso al Signore, ma Dio ne ha promesse maggiori a noi. Perciò impegniamoci ad osservare queste Costituzioni e quanto abbiamo promesso ed aspiriamo con desiderio ardente a quelle cose che ci sono state promesse, con l'aiuto di Maria, Madre di Dio e Madre nostra.
3. Nel fare tutto questo, fissiamo gli occhi sul nostro Redentore affinché, conosciuto il suo beneplacito, procuriamo di piacergli con cuore puro. L'osservanza delle Costituzioni ci aiuterà non soltanto ad osservare la Regola promessa, ma anche la legge divina e i consigli evangelici. Nelle difficoltà affrontate per amore di Gesù Cristo, abbonderà la nostra consolazione e tutto potremo in colui che ci conforta, poiché in tutto ci darà intelligenza colui che è Sapienza di Dio e dona abbondantemente a tutti.
4. Cristo, dunque, che è luce ed attesa delle genti, fine della legge, salvezza di Dio, Padre del secolo futuro, Verbo e potenza che tutto sostiene e infine nostra speranza, nel quale tutto è possibile, tutto è soave e leggero, che conosce la nostra fragilità, non solo ci darà la forza per mettere in pratica i suoi precetti e i suoi consigli, ma effonderà su di noi anche i suoi doni celesti con tanta abbondanza che, superato ogni ostacolo, riusciremo a seguirlo ed imitarlo con grande generosità di cuore, come pellegrini che si servono delle cose visibili aspirando a quelle eterne.
5. Perciò in Cristo, che è Dio e uomo, luce vera e splendore della gloria, candore di luce eterna e specchio senza macchia, immagine della bontà di Dio, che il Padre ha costituito giudice, legislatore e salvezza degli uomini, al quale il Padre e lo Spirito Santo hanno reso testimonianza, nel quale sono i nostri meriti, gli esempi di vita, gli aiuti e i premi, fatto per noi sapienza e giustizia, siano fissi ogni nostro pensiero, ogni nostra riflessione e imitazione.
6. A Cristo, infine, che con il Padre e con lo Spirito Santo vive e regna coeterno, consustanziale, coeguale e unico Dio sia lode eterna, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.