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1. Dio Padre, che sempre opera, ci chiama a cooperare al perfezionamento di quanto ha creato e insieme allo sviluppo della nostra personalità mediante la grazia del lavoro, in virtù del quale viviamo uniti ai fratelli e promoviamo il miglioramento della società.
2. Gesù Cristo ha conferito una dignità nuova al lavoro e lo ha elevato a strumento di salvezza universale sia lavorando con le proprie mani sia alleviando la miseria umana sia proclamando il messaggio del Padre.
3. San Francesco ha esortato i suoi frati a lavorare fedelmente e devotamente e col suo esempio ha testimoniato la dignità del lavoro ed ha partecipato, anche in questo, alla condizione di vita degli uomini.
4. Come suoi fedeli seguaci, secondo la primitiva tradizione dei cappuccini e da veri minori, vicini alla condizione di molti operai, dedichiamoci ogni giorno con animo lieto al lavoro a lode di Dio. Fuggiamo l'ozio e offriamo un servizio, in spirito di solidarietà ai fratelli e agli altri uomini.
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1. Il lavoro è il mezzo fondamentale per il nostro sostentamento e per l'esercizio della carità verso gli altri uomini, specialmente quando condividiamo con loro il frutto del nostro lavoro.
2. Il lavoro dei singoli frati sia espressione di tutta la fraternità. Ciascuno, secondo le capacità dategli da Dio e l'età e la salute, impieghi con gioia tutte le proprie forze, tenendo conto delle necessità della fraternità.
3. Si guardino i frati di fare del lavoro il loro primo obbiettivo o di porvi un attaccamento disordinato, per non impedire lo spirito di orazione e di devozione, al quale tutte le altre cose temporali devono servire.
4. Evitino perciò l'eccessiva attività, che tra l'altro ostacola anche la formazione permanente.
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1. Sono molte le attività, che, in maniera diversa, si addicono a ciascuno di noi, secondo le attitudini di ognuno e i doni particolari di Dio.
2. Assumiamo quei servizi e ministeri che più convengono alla vita della nostra fraternità o che sono richiesti dalle necessità della Chiesa e degli uomini.
3. A noi si addicono in modo tutto particolare le attività che più chiaramente manifestano la povertà, l'umiltà e la fraternità; non consideriamo infatti alcun lavoro meno dignitoso di un altro.
4. Per rendere più fruttuosa per noi e per gli altri la grazia del lavoro, procuriamo, nella varietà dei servizi, di conservare l'indole comunitaria, pronti ad aiutarci reciprocamente, mentre lavoriamo insieme, progredendo così anche nella conversione del cuore.
5. D'altra parte, non dimentichiamo mai la nostra vocazione apostolica, affinché in ogni nostra attività diamo agli uomini testimonianza di Cristo
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1. I frati, ciascuno nel proprio incarico ed ufficio, si impegnino a perfezionare per tutta la vita la cultura spirituale, dottrinale e tecnica, e a coltivare le proprie doti, così che il nostro Ordine possa sempre rispondere alla sua vocazione nella Chiesa. Pertanto l'impegno intellettuale, come ogni altro lavoro, è da considerarsi come espressione della personalità di ciascuno nel suo sviluppo vitale.
2. Secondo la primitiva tradizione dell'Ordine, i frati siano disposti al lavoro manuale, qualora la carità o l'obbedienza lo richiedano, nel rispetto dei compiti propri di ciascuno.
3. I superiori, tenendo presenti i doni e le doti dei singoli frati, l'utilità della fraternità e della Chiesa, offrano loro l'opportunità, per quanto è possibile, di conseguire specializzazioni in settori particolari, fornendo volentieri tempo e mezzi a questo scopo.
4. Nell'assegnare gli uffici e gli incarichi, per il bene della Chiesa, dell'Ordine e dei frati stessi, i superiori tengano presenti le attitudini e le competenze dei singoli e non li distolgano facilmente dalle attività nelle quali sono esperti. |