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1.
I frati, che per ispirazione divina si sentono chiamati all’attività
missionaria in altra regione dove è più urgente
l’evangelizzazione, facciano conoscere il loro proposito
al ministro provinciale, il quale però può chiamare
anche altri frati idonei disposti ad assumersi tale incarico.
2.
Lo stesso ministro, dopo una particolare preparazione teorica
e pratica in missiologia e in ecumenismo secondo le condizioni
di ciascuno, li presenti al ministro generale, al quale spetta
dare le lettere obbedienziali.
3.
I ministri non rifiutino di inviare le persone adatte, a motivo
della scarsità dei frati in provincia, ma rimettano
ogni loro preoccupazione e pensiero in colui che ha continua
cura di noi.
4.
Le diverse province dell’Ordine si aiutino generosamente
fra loro secondo l’opportunità ed offrano alle
altre circoscrizioni bisognose missionari ed aiuti attraverso
il ministro generale.
5.
I frati siano invitati a prender parte all’attività
missionaria, anche temporaneamente, soprattutto per alcuni
servizi speciali.
6.
I frati, prestando la loro opera e il loro consiglio, collaborino
con i missionari laici, soprattutto con i catechisti, curino
con loro un’intensa animazione spirituale e promuovano
il bene sociale ed economico della gente.
7.
I superiori promuovano nei frati l’amore e lo spirito
di collaborazione per l’azione missionaria in modo che
tutti, ognuno secondo la propria condizione e capacità,
adempia il proprio dovere missionario, attraverso il rapporto
fraterno con i missionari, pregando per le nuove chiese e
in unione con esse, e suscitando l’interesse del popolo
cristiano.
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1.
Poiché lo stato di coloro che professano i consigli
evangelici appartiene alla vita e alla santità della
Chiesa e deve quindi essere promosso con sollecitudine fin
dall’inizio di una nuova Chiesa, i frati missionari
si impegnino a favorire il nostro spirito e il nostro carisma
nelle Chiese particolari.
2.
Perciò i superiori maggiori facciano in modo che tra
i missionari vi siano dei frati idonei a formare i candidati
all’Ordine.
3.
La forma della nostra vita e il patrimonio spirituale del
nostro Ordine, che è universale e comprende tutti i
riti della Chiesa cattolica, siano trasmessi ed esprimano,
secondo le situazioni regionali, il genio culturale di ogni
popolo e l’indole della Chiesa particolare. Non si trapiantino
gli usi particolari della propria regione in un’altra.
Spetta al ministro generale, con il consenso del definitorio,
decidere sul rito delle singole circoscrizioni, a norma del
diritto.
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1. È
compito del ministro generale, con il consenso del definitorio
e d’accordo con l’autorità ecclesiastica,
promuovere e coordinare l’attività missionaria
nelle Chiese particolari.
2.
Spetta al ministro provinciale, con il consenso del definitorio,
accettare l’impegno missionario proposto dal ministro
generale e anche stipulare le convenzioni con il rispettivo
superiore ecclesiastico, previa l’approvazione del ministro
generale con il consenso del definitorio.
3. Il
ministro generale e i ministri provinciali, con il consenso
del definitorio, istituiscano il segretariato per l’animazione
e la cooperazione missionaria e ne determinino i compiti.
4.
I frati collaborino costantemente con gli istituti religiosi
che nello stesso territorio operano nell’attività
missionaria della Chiesa particolare oppure con quelli che
in patria si dedicano all’animazione missionaria.
5.
Si tenga presente che l’azione missionaria ha il suo
culmine nello sviluppo della Chiesa particolare, dove il clero,
i religiosi e i laici, ognuno per la propria competenza, hanno
le loro responsabilità.
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1.
Si ricordino i frati di san Francesco, che volle inviare i
suoi compagni nel mondo, sull’esempio dei discepoli
di Cristo, in povertà nella piena fiducia in Dio Padre
per annunciare la pace dovunque con la vita e con la parola.
2.
Raccomandiamo questa grande opera all’intercessione
della beata Vergine Maria, Madre del Buon Pastore, che ha
generato Cristo, luce e salvezza di tutte le genti, e che
il mattino di Pentecoste presiedette in preghiera all’inizio
dell’evangelizzazione, sotto l’azione dello Spirito
Santo. |