COSTITUZIONE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI - Capitolo X°
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  LA NOSTRA VITA IN OBBEDIENZA
  ARTICOLO II°- L'OBBEDIENZA CARITATIVA DEI FRATI
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1. I frati, seguendo le orme del Signore Gesù, che per tutta la vita si è sottomesso alla volontà del Padre, con il voto di obbedienza offrono a Dio la loro volontà come sacrificio di se stessi, si conformano costantemente alla volontà salvifica di Dio, sommamente amato, e si vincolano al servizio della Chiesa.
2. Inoltre, vivendo nell’obbedienza, insieme alla fraternità scoprono la volontà di Dio con sicurezza
maggiore e irrobustiscono la stessa unione fraterna.
3. In quello spirito di generosità con il quale hanno promesso i consigli evangelici, obbediscano ai superiori in modo attivo e responsabile, con fede ed amore verso la volontà di Dio.
4. Siano pienamente coscienti che l’offerta della propria volontà a Dio fatta spontaneamente contribuisce moltissimo alla perfezione personale e diventa per gli altri testimonianza del Regno di Dio.

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1. I frati, pur essendo pronti ad obbedire ai superiori in spirito di fede, manifestino loro il proprio parere e le iniziative in vista del bene comune. Spetta ai superiori, dopo aver valutato tutto volentieri con i frati, decidere e comandare le cose da farsi.
2. È obbedienza vera anche tutto ciò che di bene il frate fa con retta intenzione e di propria iniziativa, quando sa che ciò non è contro la volontà dei superiori e che non incide negativamente sull’unione fraterna.
3. E se qualche volta un frate, dopo un dialogo fraterno, vede cose migliori e più utili di quelle che il ministro gli comanda, sacrifichi a Dio volontariamente le sue e di fatto si impegni ad adempiere con l’opera quelle del ministro. Questa è infatti obbedienza vera e caritativa, che soddisfa Dio e il prossimo.

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1. Coloro che per motivi personali o per situazioni esterne non possono osservare la Regola spiritualmente, possono, anzi devono, ricorrere al ministro per chiedere con fiducia consigli, incoraggiamento e soluzioni.
2. Il ministro li riceva e li aiuti con fraterna carità e sollecitudine.

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1. Tutti noi, i ministri e gli altri frati, camminando nella verità e nella sincerità del cuore, conserviamo tra noi una grande familiarità e, per lo spirito di carità, serviamoci volontariamente e obbediamoci reciprocamente.
2. Coltiviamo una stima reciproca tale da non dire mai, in assenza del fratello, ciò che non oseremmo dire con carità alla sua presenza.
3. Così facendo, saremo nel mondo, che deve essere consacrato a Dio, segno di quella carità perfetta che è in vigore nel Regno dei cieli.
4. Riponiamo tutta la nostra speranza in Dio sommamente amato se dovremo soffrire privazioni, persecuzioni e tribolazioni a causa della testimonianza della vita evangelica.
5. Spinti e sostenuti dallo Spirito del Signore e dalla sua santa operazione, come poveri e uomini di pace, impegniamoci con animo forte a grandi iniziative, sicuri di essere premiati da Dio se persevereremo fino alla fine.

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