COSTITUZIONE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI - Capitolo I°
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  Articolo I° - LA NOSTRA VITA SECONDO IL VANGELO
 

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1. Come Frati Minori Cappuccini dobbiamo conoscere l'indole e il progetto di vita della nostra Fraternità, affinché la nostra vita, rettamente adattata ai diversi tempi, si ispiri alla genuina tradizione dei nostri fratelli.
2. Prima di tutto si devono imitare ritornando all'originaria ispirazione, cioè alla vita e Regola del nostro Padre Francesco,con la conversione del cuore, in modo che il nostro Ordine continuamente si rinnovi.
3. Seguendo il loro esempio, sforziamoci di dare la priorità alla vita di preghiera, specialmente contemplativa; coltiviamo una povertà radicale, sia personale che comunitaria, insieme allo spirito di minorità; offriamo l'esempio di una vita austera e lieta nella penitenza, nell'amore alla croce del Signore; alla luce dei segni dei tempi, impegniamoci inoltre a cercare nuove forme per la nostra vita, con l'approvazione dei legittimi superiori.
4. Mentre teniamo fra di noi un rapporto familiare come fratelli, condividiamo con gioia la vita con i poveri, con i deboli e i malati, e custodiamo la nostra caratteristica di frati del popolo.
5. Diamo impulso a un'attività apostolica dinamica e con varietà di forme, anzitutto con l'evangelizzazione, conservando sempre lo spirito di servizio.

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1. La Regola di san Francesco, che sgorga dal Vangelo, ci sospinge a vivere la vita evangelica.
2. Perseveriamo attivamente nel ricercarne l'intelligenza spirituale e sforziamoci di metterla in pratica con santa operazione in semplicità e purezza di cuore, come espressamente ci esorta a fare lo stesso nostro Fondatore nel Testamento, e secondo lo spirito, le intenzioni evangeliche e la santità esemplare dei primi frati cappuccini.
3. I superiori, insieme alle fraternità, favoriscano la conoscenza, l'amore e l'osservanza della Regola.
4. La Regola e le intenzioni del nostro Padre e legislatore devono poter esser fedelmente osservate in ogni parte del mondo. A questo scopo, i superiori maggiori provvedano che si cerchino le forme più idonee per la vita e l'apostolato dei frati, applicando anche il principio della pluriformità, secondo la diversità delle regioni, delle culture e delle esigenze dei tempi e dei luoghi.
5. Autentica pluriformità è infatti quella che, salva sempre l 'unità dello stesso spirito genuino, trova il suo fondamento nella comunione fraterna e nell'obbedienza ai superiori; così viene garantita la libertà evangelica nell'agire, anzitutto in vista del rinnovamento della nostra vita, in modo che non si estingua lo spirito.

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1. Il serafico Padre fece scrivere il Testamento quando, poco prima di morire, con le sacre stimmate nel suo corpo e pieno di Spirito Santo, più intensamente desiderava la nostra salvezza.
2. In esso egli manifesta la sua ultima volontà e ci consegna l'eredità preziosa del suo spirito.
3. San Francesco ci ha donato il Testamento perché ogni giorno, sempre più perfettamente e secondo l'interpretazione che ne fa la Chiesa , osserviamo la Regola che abbiamo professata.
4. Per questo, in continuità con la tradizione del nostro Ordine, noi accogliamo il Testamento come primo commento spirituale della Regola e fonte di profonda ispirazione per la nostra vita.

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1. Le Costituzioni hanno lo scopo di aiutarci, nelle mutevoli situazioni della vita, ad osservare la Regola nel modo migliore e quanto più perfettamente.
2. In esse troviamo un mezzo sicuro per rinnovarci spiritualmente in Cristo e un valido aiuto nel cammino verso la pienezza della consacrazione,con la quale ogni frate si è donato totalmente a Dio.
3.Osserviamo queste Costituzioni, alle quali siamo obbligati in forza della nostra professione, non da servi ma come figli che aspirano ardentemente ad amare Dio sopra ogni cosa, nell'ascolto dello Spirito Santo che ci istruisce, impegnati per la gloria di Dio e per la salvezza dei fratelli.
4. Si esortano vivamente tutti i frati a dedicarsi con amore allo studio personale della Regola, del Testamento e delle Costituzioni per esserne intimamente imbevuti.

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