COSTITUZIONE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI - Capitolo I°
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  Articolo II° - LA NOSTRA VITA NELLA CHIESA
 

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1. La Chiesa , strumento di salvezza e di unione degli uomini con Dio e tra di loro, si presenta come il popolo di Dio che è pellegrino nel mondo e, costituito da Cristo in comunione di vita, di carità e di verità, viene arricchito dallo Spirito Santo di molteplici doni o carismi per rinnovare e diffondere sempre più la Chiesa stessa.
2. All'interno di essa, ricca di così grande varietà di carismi, san Francesco, sotto il soffio dello Spirito Santo, ha dato inizio a una Fraternità religiosa con una propria forma di vita. La Chiesa l'ha approvata con la sua autorità gerarchica e con sollecitudine di madre continua a custodirla, affinché nel proprio volto più chiara risplenda l'immagine di Cristo povero, umile e dedito al servizio degli uomini, specialmente dei poveri.
3. Anche l'Ordine dei Frati Minori Cappuccini è stato approvato dalla Chiesa con la Bolla “Religionis zelus ”, emanata dal Papa Clemente VII il 3 luglio 1528.
4. Amiamo quindi intensamente la Chiesa , meditiamo il suo mistero e prendiamo parte attiva alla sua vita e alle sue iniziative.

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1. Seguendo l'esempio di san Francesco, che fu uomo cattolico e integralmente apostolico, prestiamo fedele obbedienza allo Spirito di Cristo che vive nella Chiesa.
2. Obbediamo e riveriamo il Sommo Pontefice, a cui i religiosi, anche in forza del voto di obbedienza, sono sottomessi come a supremo superiore, e il C ol legio dei Vescovi che insieme con lui è segno visibile dell'unità e dell'apostolicità della Chiesa.
3. Dovunque siamo, cooperiamo al bene della Chiesa particolare con la nostra presenza fraterna e profetica, adoperandoci per la sua crescita e il suo progresso.
4. Offriamo il nostro servizio apostolico al popolo di Dio e a tutta la comunità umana, secondo il nostro carisma e sotto la guida del Vescovo diocesano.
5. Rendiamo il dovuto onore ai presbiteri e a tutti quelli che ci amministrano lo spirito e la vita, e collaboriamo attivamente con essi.

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1. Amiamo e obbediamo con animo generoso al ministro generale, che è stato scelto per il servizio e per l'utilità di tutta la Fraternità , come successore del santo Fondatore e come legame vivo che ci unisce con l 'autorità della Chiesa e fra di noi.
2. Seguiamo con amore e con obbedienza attiva e responsabile anche gli altri ministri della Fraternità, che il Signore ci ha dato come pastori e che sono depositari della fiducia dei frati, affinché siamo più strettamente e sicuramente legati al servizio della Chiesa in spirito di fede e nell' amore di Cristo.

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