COSTITUZIONE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI - Capitolo XI°
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  LA VITA APOSTOLICA DEI FRATI
 

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1. I frati si abituino a leggere i segni dei tempi, nei quali con gli occhi della fede si vede il disegno di Dio, affinché le iniziative apostoliche corrispondano alle esigenze dell’evangelizzazione e alle necessità degli uomini.
2. Promuovano le opere tradizionali di apostolato, come le missioni popolari, gli esercizi spirituali, la confessione sacramentale dei fedeli, la cura spirituale delle religiose, specie francescane, l’assistenza agli infermi e ai carcerati, le opere di educazione e di promozione sociale.
3. Intraprendendo anche forme nuove di apostolato, si dedichino con sollecitudine particolare a quelle persone che, per la loro condizione di vita, mancano di cura pastorale ordinaria, come i giovani in crisi nella vita cristiana, gli emigranti, gli operai e le persone assillate da preoccupazioni economiche o perseguitate per inimicizia o per odio di razza.
4. Diano pure un particolare contributo al dialogo ecumenico nella carità, nella verità e nella preghiera con i fratelli cristiani non cattolici, per partecipare alla sollecitudine della Chiesa per ricostruire l’unità.
5. Similmente si sforzino di stabilire un dialogo di salvezza anche con le persone di altra religione e con i non credenti fra i quali vivono o ai quali sono inviati.
6. Tutti i servizi prestati agli uomini devono essere basati su una vita plasmata dal Vangelo. È compresa più facilmente ed accolta più volentieri la testimonianza dei frati che vivono vicini al popolo con semplicità di cuore, manifestando nella vita e nel modo di parlare la loro condizione di minori.

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1. San Francesco, araldo di Cristo, sostenuto dall'autorità della Chiesa, percorreva le città e spargeva dovunque il seme del Vangelo, annunziando al popolo di Dio il mistero di Cristo con discorsi brevi e semplici.
2. Seguendo il suo esempio e la tradizione del nostro Ordine, i frati annunzino la parola del Signore con chiarezza e con fedeltà alle Sacre Scritture.
3. Si sforzino i frati con sommo impegno di imprimere nel loro cuore la Parola di Dio, che è Cristo, e con tutte le forze di dare a lui il possesso totale di se stessi, affinché sia il Signore stesso che li spinge a parlare per sovrabbondanza di amore. Così predicheranno Cristo con la vita, con le opere e con la parola.
4. Per raggiungere questo scopo, s’impegnino a progredire continuamente nella sapienza di Cristo, che si acquista soprattutto vivendola e questo specialmente con la lettura assidua, la meditazione e lo studio approfondito delle Sacre Scritture.

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1. Nella celebrazione dei sacramenti Cristo è presente nei fedeli con la sua grazia, li santifica ed edifica il suo Corpo. Per questo i frati siano disponibili ad aiutare i fedeli con l’amministrazione dei sacramenti sia quando lo fanno per ufficio che quando sono invitati dal clero; in modo che per tale celebrazione la fede venga nutrita, irrobustita ed espressa.
2. I frati sacerdoti, nello spirito di Cristo pastore,annunzino il perdono dei peccati nel sacramento della riconciliazione e volentieri si prestino ad ascoltare le confessioni dei fedeli; tanto più che questo è un ministero che si addice soprattutto ai minori e spesso è rivolto ad uomini spiritualmente poverissimi.
3. In loro risplenda lo zelo della santità di Dio e la sua misericordia, il rispetto della dignità della persona umana, la carità, la pazienza e la prudenza.
4. I confessori si preoccupino di progredire continuamente nella scienza pastorale e nel retto esercizio del loro ministero.

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1. Sull’esempio di san Francesco e la tradizione costante dell’Ordine, i frati volentieri assumano l’assistenza spirituale ed anche fisica dei malati e dei sofferenti.
2. In questo apostolato a imitazione di Cristo che percorreva città e villaggi curando ogni malattia e ogni infermità, segno della venuta del Regno di Dio, compiano la missione della Chiesa che per mezzo dei suoi figli si prodiga per gli uomini di ogni condizione, soprattutto se poveri e sofferenti, e volentieri per essi si sacrifica.
3. I superiori favoriscano questo ministero, perché è un’eccellente e valida opera di carità e di apostolato.

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