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1.
I frati si abituino a leggere i segni dei tempi, nei quali
con gli occhi della fede si vede il disegno di Dio, affinché
le iniziative apostoliche corrispondano alle esigenze dell’evangelizzazione
e alle necessità degli uomini.
2. Promuovano
le opere tradizionali di apostolato, come le missioni popolari,
gli esercizi spirituali, la confessione sacramentale dei fedeli,
la cura spirituale delle religiose, specie francescane, l’assistenza
agli infermi e ai carcerati, le opere di educazione e di promozione
sociale.
3.
Intraprendendo anche forme nuove di apostolato, si dedichino
con sollecitudine particolare a quelle persone che, per la
loro condizione di vita, mancano di cura pastorale ordinaria,
come i giovani in crisi nella vita cristiana, gli emigranti,
gli operai e le persone assillate da preoccupazioni economiche
o perseguitate per inimicizia o per odio di razza.
4. Diano
pure un particolare contributo al dialogo ecumenico nella
carità, nella verità e nella preghiera con i
fratelli cristiani non cattolici, per partecipare alla sollecitudine
della Chiesa per ricostruire l’unità.
5.
Similmente si sforzino di stabilire un dialogo di salvezza
anche con le persone di altra religione e con i non credenti
fra i quali vivono o ai quali sono inviati.
6.
Tutti i servizi prestati agli uomini devono essere basati
su una vita plasmata dal Vangelo. È compresa più
facilmente ed accolta più volentieri la testimonianza
dei frati che vivono vicini al popolo con semplicità
di cuore, manifestando nella vita e nel modo di parlare la
loro condizione di minori.
148
1.
San Francesco, araldo di Cristo, sostenuto dall'autorità
della Chiesa, percorreva le città e spargeva dovunque
il seme del Vangelo, annunziando al popolo di Dio il mistero
di Cristo con discorsi brevi e semplici.
2.
Seguendo il suo esempio e la tradizione del nostro Ordine,
i frati annunzino la parola del Signore con chiarezza e con
fedeltà alle Sacre Scritture.
3.
Si sforzino i frati con sommo impegno di imprimere nel loro
cuore la Parola di Dio, che è Cristo, e con tutte le
forze di dare a lui il possesso totale di se stessi, affinché
sia il Signore stesso che li spinge a parlare per sovrabbondanza
di amore. Così predicheranno Cristo con la vita, con
le opere e con la parola.
4.
Per raggiungere questo scopo, s’impegnino a progredire
continuamente nella sapienza di Cristo, che si acquista soprattutto
vivendola e questo specialmente con la lettura assidua, la
meditazione e lo studio approfondito delle Sacre Scritture.
149
1.
Nella celebrazione dei sacramenti Cristo è presente
nei fedeli con la sua grazia, li santifica ed edifica il suo
Corpo. Per questo i frati siano disponibili ad aiutare i fedeli
con l’amministrazione dei sacramenti sia quando lo fanno
per ufficio che quando sono invitati dal clero; in modo che
per tale celebrazione la fede venga nutrita, irrobustita ed
espressa.
2. I
frati sacerdoti, nello spirito di Cristo pastore,annunzino
il perdono dei peccati nel sacramento della riconciliazione
e volentieri si prestino ad ascoltare le confessioni dei fedeli;
tanto più che questo è un ministero che si addice
soprattutto ai minori e spesso è rivolto ad uomini
spiritualmente poverissimi.
3.
In loro risplenda lo zelo della santità di Dio e la
sua misericordia, il rispetto della dignità della persona
umana, la carità, la pazienza e la prudenza.
4. I
confessori si preoccupino di progredire continuamente nella
scienza pastorale e nel retto esercizio del loro ministero.
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1. Sull’esempio
di san Francesco e la tradizione costante dell’Ordine,
i frati volentieri assumano l’assistenza spirituale
ed anche fisica dei malati e dei sofferenti.
2.
In questo apostolato a imitazione di Cristo che percorreva
città e villaggi curando ogni malattia e ogni infermità,
segno della venuta del Regno di Dio, compiano la missione
della Chiesa che per mezzo dei suoi figli si prodiga per gli
uomini di ogni condizione, soprattutto se poveri e sofferenti,
e volentieri per essi si sacrifica.
3.
I superiori favoriscano questo ministero, perché è
un’eccellente e valida opera di carità e di apostolato.
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