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La Convocazione volge al termine. Il quinto giorno è stato anch’esso molto ricco di contenuti e di confronti fraterni. In mattina abbiamo attinto alle fonti bibliche della fraternità: fra Alfredo Marchello, della Provincia di Puglia, ha illustrato il tema “La dimensione originaria della vita fraterna: immagine di Dio, vocazione, sequela”. La relazione ha avuto il merito di allacciare esplicitamente il tema del nostro raduno al suo contenuto cristologico; il cap. 15 del Vangelo di Giovanni, soprattutto la parabola della vite e dei tralci, ha permesso di dare della fraternità una definizione molto profonda: «Fraternità significa vita condivisa. Vita non come tempo che passa, ma come “ciò che ci fa vivere”.
Non siamo ciascuno una creatura vivente una vita propria. No, fluisce in noi l’univa vita dell’unico Figlio di Dio. La vita che il Padre ci dona risiede in Cristo: “Chi ha il Figlio ha la vita”. Siamo fratelli perché la nostra nuova vita è una vita condivisa, la vita di Cristo dalla quale dipendiamo».
Nel pomeriggio, abbiamo ascoltato con grande interesse la testimonianza di fra Paolo Corradi, della Provincia di Milano, Responsabile del Segretariato Carità e Profezia, che ci ha trasmesso alcuni tratti della sua esperienza nella Comunità Il Molino della Segrona: una forma di vita fraterna davvero inconsueta in Italia, che dimostra la possibilità di stare con i bisognosi e di vivere per loro come fraternità cappuccina. «Il semplice stare è una presenza debole, che non si impone, ma che dà testimonianza senza parole, con i fatti. Ci teniamo a questa normalità. È un modo per passare dall’ideale alla sua concretizzazione in modo realistico».
La condivisione in assemblea sull’andamento dell’intera Convocazione ha concluso il pomeriggio in rendimento di grazie, con l’espressione di grande gioia per l’incontro fraterno e la consegna alla “grande fraternità” italiana dei giovani frati dei sogni per il presente e per il futuro.
Il Rettore del Santuario di Re, p. Giancarlo Julita, che ha presieduto i Vespri e l’Eucaristica, ha affidato il nostro cammino spirituale alla cura materna di Maria. Anche a lui va la gratitudine per aver aperto le porte di questo luogo santo all’invasione dei Postnovizi e Studenti cappuccini.
Un incontro unico, tanto atteso e gustato da tutti. Un incontro di grazia, che ci riporta con più forza ed emozione alla grazia delle origini: “Il Signore mi dette dei fratelli”! Arrivederci alla XV Convocazione Nazionale!