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Intervista con p. Lombardi
Papa Francesco ha costituito oggi, con il Motu Proprio "Fidelis dispensator et prudens", una nuova struttura di coordinamento per gli affari economici della Santa Sede e del Vaticano. L’organismo, denominato Segreteria per l’Economia, sarà diretta dal cardinale George Pell con il titolo di prefetto. Le modifiche annunciate confermano il ruolo dell’Apsa come Banca Centrale del Vaticano. Sarà varato anche un nuovo Consiglio di 15 membri, di cui 8 cardinali o vescovi e 7 laici. Il servizio di Sergio Centofanti:
“Come l’amministratore fedele e prudente ha il compito di curare attentamente quanto gli è stato affidato – spiega il Papa nel Motu Proprio - così la Chiesa è consapevole della responsabilità di tutelare e gestire con attenzione i propri beni, alla luce della sua missione di evangelizzazione e con particolare premura verso i bisognosi”.
“In special modo – scrive Papa Francesco - la gestione dei settori economico e finanziario della Santa Sede è intimamente legata alla sua specifica missione, non solo al servizio del ministero universale del Santo Padre, ma anche in relazione al bene comune, nella prospettiva dello sviluppo integrale della persona umana”. Così – ha proseguito – ha preso questa nuova decisione “dopo aver considerato attentamente” i risultati del lavoro della Commissione referente di studio e indirizzo sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede (cfr Chirografo del 18 luglio 2013)”, dopo essersi consultato con il Consiglio dei Cardinali per la riforma della Costituzione apostolica Pastor Bonus e con il Consiglio di Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede”. Ma quali sono le novità? Ci risponde il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi:
R. – La novità è che il Papa ha istituito una realtà che si chiama Segreteria per l’Economia, con autorità su tutte le attività economiche e amministrative della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Quindi, un’istituzione forte, che coordina tutta questa dimensione della realtà operativa all’interno di Santa Sede e Città del Vaticano: prepara i bilanci, pubblica i bilanci e risponde ad un Consiglio, che è l’altra nuova realtà, un Consiglio per l’economia che è composto di 15 membri, di cui 8 sono ecclesiastici – cardinali o vescovi – e sette sono laici, esperti qualificati nei problemi economici e finanziari. Quindi, questo nuovo Consiglio per l’economia prende il posto di quello che era il precedente Consiglio dei 15 cardinali, che aveva compiti di discussione sui conti della Santa Sede. La Segreteria per l’Economia, che è l’istituzione nuova, principale, è governata, guidata da un cardinale prefetto. Questo cardinale prefetto è il cardinale Pell, che attualmente è l’arcivescovo di Sidney - e sarà coadiuvato da un segretario. Vi è inoltre anche l’istituzione di un Ufficio del Revisore Generale, su cui confluiscono tutti i compiti di revisione, di bilanci e di situazioni economiche della Santa Sede nello Stato della Città del Vaticano. Naturalmente, il revisore è di per sé indipendente dalla Segreteria dell’Economia, perché ha proprio un compito di revisione. Ci sono altre funzioni, che sono in Vaticano, che rimangono tali: l’Aif, l’Autorità di informazione finanziaria, che ha compiti di collaborazione con le unità di informazione finanziaria degli altri Stati, che riguarda tutto quello che ha che fare con la lotta contro il riciclaggio di denaro, e che deve essere quindi un’istituzione completamente autonoma dalle altre; e l’Apsa, l’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, che ha la funzione, che viene ribadita e ulteriormente precisata, di Banca centrale per lo Stato della Città del Vaticano.
D. – Cambia il ruolo dello Ior?
R. – Lo Ior continua ad essere oggetto di studio e di riflessione, ma non è toccato adesso da questa riorganizzazione, che ha un orizzonte molto più ampio e che riguarda le dimensioni economiche e amministrative della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano nel loro insieme. E’, quindi, un orizzonte molto più ampio e complesso, mentre lo Ior è un’istituzione particolare e con una sua funzione specifica, un piccolo tassello quindi di una realtà più ampia. www.radiovaticana.org