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Orvieto Scalo – Riceviamo e pubblichiamo – Il servo di Dio padre Gianfranco Chiti, generale dell’esercito, già comandante della scuola allievi sottufficiali di Viterbo e dopo il congedo diventato frate cappuccino, sarà annoverato dalla chiesa tra i venerabili. Se lo augurano gli iscritti all’associazione a lui dedicata, che si sono riuniti sabato 19 novembre 2022, in una sala del convento dei padri cappuccini “San Crispino da Viterbo” situato a Orvieto Scalo (TR).
Il presidente del sodalizio, padre Flavio Ubodi, ha riassunto gli eventi organizzati o che hanno coinvolto l’associazione quest’anno, e poi ha fatto il punto sull’iter del processo di canonizzazione di padre Chiti.
“La positio, volume di oltre 700 pagine che raccoglie un’ampia documentazione sul servo di Dio, è stata consegnata alla congregazione dei santi e verrà esaminata dal congresso dei teologi l’8 maggio 2023 – ha detto padre Flavio -, questi faranno le loro considerazioni e stileranno una relazione da sottoporre all’attenzione del santo padre. Dobbiamo continuare a parlare di padre Chiti – ha proseguito Padre Flavio Ubodi -, è molto noto nel mondo militare, ma noi dobbiamo far conoscere le sue opere di bene tra la gente comune.”
Il pomeriggio è proseguito con la presentazione di due libri, di recente pubblicazione, dedicati al militare che si fece frate: “Le prigioni del Tenente Chiti” edito da Borgia e scritto dal professor Bruno Cavallo, che narra del periodo trascorso nel campo di prigionia alleato; e il volume “Gianfranco Chiti, il tempo dell’attesa (1945-1948)”, pubblicato dalle edizioni francescane italiane e scritto da frate Rinaldo Cordovani, che tratta il periodo dell’immediato dopoguerra fino al reintegro di Chiti nell’esercito italiano.
A tratteggiare i contenuti dei due volumi, con un articolato ed efficace intervento, è stato padre Carmine De Filippis, docente all’istituto teologico San Pietro di Viterbo. “I due libri sono una rigorosa ricostruzione storica e biografica di Padre Chiti – ha detto Padre Carmine – narrano la prigionia a Coltano dove le sofferenze erano tante, il tradimento di due suoi colleghi, il periodo da insegnante ed educatore a Campi Salentina, fino al rientro in servizio nei Granatieri il 31 marzo 1948, reintegro tanto agognato perché Chiti era innamorato del servizio militare, svolgeva il suo compito in maniera egregia ed era tenuto nella massima considerazione dai suoi superiori.”
Il pomeriggio si è concluso con la santa messa, officiata da padre Matteo Siro, responsabile dei frati cappuccini di Abruzzo, Lazio e Umbria.
Tra le iniziative dell’associazione, anche la realizzazione di un bellissimo calendario 2023 di padre Chiti che può essere richiesto a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .
Associazione “Padre Gianfranco Maria Chiti”, Orvieto
(fonte: http://www.tusciaweb.eu/2022/11/servo-dio-padre-chiti-sara-beato-l8-maggio-congresso-dei-teologi/)