Festa di popolo nel centenario della nascita al Cielo della Santa Signora Madre (1923 -27 Gennaio -2023)
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Il 27 gennaio del 1923, nella sua cameretta dell’Istituto di via Sacramento a Cinisi, tra l’affetto orante e dolente delle sue figlie, chiudeva la sua giornata terrena suor Maria di Gesù (Carolina Santocanale) per la quale il popolo aveva coniato l’epiteto di Signura Matri.
L’arcipretura di Cinisi, con il suo parroco don Antonio Ortoleva, da sempre convinto e zelante promotore della santità e del culto verso l’illustre parrocchiana, le Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, la congregazione fondata da suor Maria di Gesù, con la madre generale suor Giusy Di Dio e l’arcidiocesi di Monreale, che annovera tra i suoi santi la Signora Madre, con il suo nuovo arcivescovo mons. Gualtiero Isacchi, hanno voluto dare il massimo rilievo all’evento giubilare.
Per una felice coincidenza, i cento anni della serena dipartita di suor Maria di Gesù, coincidono con la celebrazione della prima solennità liturgica, dal momento che la canonizzazione è avvenuta il 15 maggio 2022 nel cuore della Chiesa, in piazza San Pietro in Vaticano, dopo la beatificazione proclamata nella Basilica-Cattedrale di Monreale il 12 giugno 2016.
L’anno giubilare è stato costellato da diversi momenti di riflessione, in presenza e da remoto, sulla figura di santa Maria di Gesù, la sua testimonianza cristiana e la sua spiritualità, come pure da incontri di preghiera, alla luce dell’esperienza di santità che la Madre ha vissuto e trasmesso nel suo carisma di carità attraverso la similitudine del pane spezzato.
Soprattutto a Cinisi le celebrazioni giubilari hanno avuto il loro momento forte, trasformandosi da subito in una sentita festa di popolo, con manifestazioni che sono diventate cifra di appartenenza e rivendicazione di quel patrimonio di fede in cui pure è maturata e si è sviluppata la profezia della giovane palermitana Carolina Santocanale, divenuta proprio qui suor Maria di Gesù.
Il triduo, in preparazione alla solennità liturgica e giubilare si è svolto, dal 24 al 26 gennaio, con la celebrazione eucaristica delle ore 8.00, nel santuario dedicato alla Signora Madre in cui è custodito, in elegante teca, il suo venerato corpo che ispira devozione ed è richiamo all’eternità e con la celebrazione eucaristica delle 18.00 in chiesa Madre.
Si sono alternati come celebranti rispettivamente i presbiteri: fra Mauro Billetta, fra Biagio Aprile, fra Enzo Marchese, fra Nino Catalfamo ministro provinciale dei frati minori, fra Salvatore Zagone e fra Pietro Giarracca ministro provinciale dei cappuccini, in rappresentanza dell’Ordine francescano nella cui spiritualità si è radicata la santità di suor Maria di Gesù.
Momento di grande spiritualità è stato quello vissuto la sera del 26 gennaio, con la celebrazione del Transito della Signora Madre, presieduto da fra Mauro Billetta con appositi testi e canti evocativi degli ultimi momenti della santa Fondatrice e articolatosi in due momenti: il primo nel Santuario e il secondo in chiesa Madre dove l’urna con il corpo della santa Madre è stato portato in processione tra canti e preghiere.
Nella prima messa della solennità liturgica di santa Maria di Gesù, il 27 gennaio, celebrata alle 8.00 in Santuario da fra Salvino Pulizzotto, vicario episcopale per la vita consacrata, si è svolto il rito della benedizione del pane, connaturato al simbolo del pane spezzato che è stata la cifra della vita della Santa.
Alle 18.00, in chiesa Madre, l’arcivescovo di Monreale mons. Gualtiero Isacchi ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica, cui ha preso parte anche l’emerito mons. Salvatore Di Cristina, che ricordava i suoi 22 anni di ordinazione episcopale.
Al termine della Messa, l’assessore Francesca La Fata, in rappresentanza del sindaco di Cinisi, ha offerto l’olio che arderà presso la tomba di santa Maria di Gesù, iniziando così un gesto cui saranno invitati, di anno in anno, i comuni della Sicilia.
Sabato 28 gennaio, sempre in chiesa Madre, la celebrazione delle ore 18.00 in onore della nuova Santa è stata presieduta da fra Amando Trujillo Cano, ministro generale del TOR.
Momento forte e conclusivo delle manifestazioni per il centenario è stata la giornata di domenica 29 gennaio che si è articolata, in un crescendo di fede e partecipazione di popolo, nella solenne celebrazione eucaristica, presieduta da Sua Em.za Rev.ma il Card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e concelebrata dall’arcivescovo Isacchi e dall’abate di San Martino delle Scale Vittorio Rizzone.
Nell’omelia il cardinale Semeraro ha descritto santa Maria di Gesù come “Madre misericordiosa dei poveri e degli infermi”, riprendendo le parole usate da papa Francesco nel decreto per la Beatificazione, ed ha poi messo in evidenza la sua “coerenza così limpida tra la fede e la vita” attraverso la pratica delle Beatitudini che sono, secondo una definizione del santo papa Paolo VI, “il codice della vita cristiana; il principio per dimostrarci autentici, veramente fedeli, effettivi seguaci di Cristo”, come l’umile suora cappuccina.
Al termine della celebrazione eucaristica, presso la nuova Piazza Pietro Venuti, il cardinale Semeraro ha benedetto la statua in bronzo di santa Maria di Gesù, tenacemente voluta dall’arciprete don Antonio Ortoleva e realizzata dallo scultore Rosario Vullo, che la rappresenta nel gesto a lei abituale della condivisione del pane.
E mentre il popolo festante riaccompagnava “a casa” la Signora Madre, nel suo santuario di via Sacramento, alcune dichiarazioni ai microfoni di emittenti locali davano già il senso ecclesiale e sociale di un evento che certamente ha scritto una pagina gloriosa nella storia di questa comunità.
L’arcivescovo di Monreale, mons. Gualtiero Isacchi, ha dichiarato infatti come ora, a celebrazioni concluse: “L’impegno è quello di continuare ad espandere non solo a Cinisi ma in tutta la nostra diocesi il profumo di questa santità, il profumo di chi è capace di spezzare il pane e di farsi carico dei poveri”.
Mentre da parte sua, con tanta gioia, don Antonio Ortoleva, vero regista di tutto l’evento, ha sottolineato come: “Maria di Gesù guarda adesso con lo sguardo anche la piazza che è - come ha detto il Sindaco - luogo d’incontro e che unisce la chiesa Madre con il palazzo Municipale. Continuiamo allora da questo appuntamento a scrivere la stessa storia che la nostra Santa ha tracciato”.
Alla luce di queste autorevoli dichiarazioni, possiamo dire che il centenario della nascita al cielo di santa Maria di Gesù Santocanale si pone come pietra miliare nel cammino sinodale della Chiesa di Monreale, del popolo santo di Dio che è in Cinisi e della congregazione delle suore cappuccine dell’Immacolata di Lourdes presenti ora anche in Brasile, Messico, Albania e Madagascar.
Giovanni Spagnolo