Presentazione del Calendario 2025 di Frate Indovino
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Dal giovedì 1 giugno a Domenica 4, si è svolto l’annuale convegno dei giovani in ricerca vocazionale. L’incontro ha trovato “casa” presso il nostro convento di Camerino, luogo significativo della nostra storia e delle nostre origini.
Il convegno è stato pensato dai rappresentanti delle varie case di accoglienza e di pastorale giovanile delle nostre Provincie Italiane lo scorso novembre durante l’incontro di formazione a Frascati. In occasione dell’VII centenario della Regola Bollata, si è pensato di proporre questo tema anche ai giovani che stanno chiedendo di far parte della nostra famiglia francescana-cappuccina. Come unire “regola” e “vita”? Quale desiderio albergava originariamente nel cuore di Francesco d’Assisi? Può dire ancora qualcosa questa ricorrenza ai nostri giovani?
Possiamo dire anzitutto che abbiamo avuto la grazia di vivere una piccola fraternità – frati e giovani – dove tutti insieme in totale semplicità ci siamo messi in ascolto, e abbiamo (ri)scoperto che un volto, un cielo, un canto, un pezzo di pane condiviso, una serata insieme possono parlarci di Dio e del suo infinito mistero di bellezza. Forse è proprio questa la primissima regola di vita: nello stupore, essere grati. La gratitudine è davvero il segno più bello che sa di cielo che si possa fare sulla terra.
La forma del santo vangelo! Così Francesco d'Assisi ha sognato per sé e per i suoi frati. La vita senza sogni, senza veri desideri non può assumere una forma, rischia di essere solo pura 'formalità'. Sentirsi amati, nonostante la propria umana fragilità, questo è il punto di partenza della vera conversione, verso Dio e verso l'umanità.
Un ringraziamento particolare va a fr. Pietro Maranesi e a fr. Sergio Lorenzini (Ministro Provinciale delle Marche) che ci hanno accompagnato nelle riflessioni proposte al convegno. Ma non solo. Durante la giornata di sabato 3 giugno abbiamo vissuto una giornata mariana presso il santuario della santa casa di Loreto. Ci ha accolto con grande gioia Fr. Alessandro Ferrari (guardiano e rettore) insieme a tutta la fraternità che presta servizio presso il noto santuario.
Con Maria, attraverso l'opera dello Spirito santo possiamo anche noi divenire casa gli uni per gli altri. Le piccole decisioni di bene che possiamo compiere possono dare vita ad un vangelo di grazia dove la nostra umanità diviene quel grembo per poter generare gesti di divinità. Sì, perché quando Dio ama fa gesti molto umani; e quando l'uomo ama è capace di gesti molto divini.
Giorni belli, intesi, ma allo stesso tempo semplici, di quella semplicità tipica della nostra tradizione francescana. Auguriamo ai nostri giovani e ai fratelli che li accompagnano, un