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Nel pomeriggio ad Assisi Francesco celebra la Messa e sigla la sua terza Enciclica, ringraziando alla fine per il lavoro di preparazione del documento svolto dalla Prima Sezione della Segreteria di Stato. Prima della celebrazione la sosta dalle claustrali di Spello e quindi dalle clarisse del Protomonastero di Santa Chiara
Debora Donnini – Città del Vaticano - È un luogo piccolo, di raccoglimento, eppure visitato ogni anno da migliaia di persone dai 4 angoli del globo. Nella cripta della Basilica inferiore, Papa Francesco celebra la Messa e al termine, sulla tomba del Poverello d’Assisi, firma la sua terza Enciclica, “Fratelli tutti”, dedicata alla fraternità e all’amicizia sociale, valori quanto mai imprescindibili per ridare speranza e slancio a un’umanità ferita anche dalla pandemia di Covid-19. Un’Enciclica che prende il suo nome dalle parole scritte da san Francesco e che sarà presentata domani. Alla firma, segue subito l'applauso dei presenti.
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Il Sottosegretario per il settore multilaterale della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segretaria di Stato della Santa Sede sottolinea come la diffusione della “cultura dello scarto” abbia provocato “nuove forme di povertà e di sfruttamento a molte donne, così come nuove minacce alla loro vita e alla loro dignità"
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Papa Francesco sarà in forma privata ad Assisi questo sabato 3 ottobre per firmare la sua nuova enciclica "Fratelli tutti" sulla fraternità e l'amicizia sociale.
Papa Francesco alle 15 arriverà al Sacro Convento dove celebrerà la Messa presso la Tomba di San Francesco, e al termine firmerà l'enciclica. "A motivo della situazione sanitaria - spiega il direttore della sala
stampa vaticana Matteo Bruni - è desiderio del Santo Padre che la visita si svolga in forma privata, senza alcuna partecipazione dei fedeli". Appena terminata la celebrazione, il Pontefice farà rientro in Vaticano.
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Ti ricordo la buona notizia che ci è stata donata il mattino della Risurrezione: che in tutte le situazioni buie e dolorose di cui parliamo c’è una via d’uscita. Ad esempio, è vero che il mondo digitale può esporti al rischio di chiuderti in te stesso, dell’isolamento o del piacere vuoto. Ma non dimenticare che ci sono giovani che anche in questi ambiti sono creativi e a volte geniali. È il caso del giovane Venerabile Carlo Acutis.
Egli sapeva molto bene che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati, dipendenti dal consumo e dalle novità che possiamo comprare, ossessionati dal tempo libero, chiusi nella negatività. Lui però ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza.
Non è caduto nella trappola. Vedeva che molti giovani, pur sembrando diversi, in realtà finiscono per essere uguali agli altri, correndo dietro a ciò che i potenti impongono loro attraverso i meccanismi del consumo e dello stordimento. In tal modo, non lasciano sbocciare i doni che il Signore ha dato loro, non offrono a questo mondo quelle capacità così personali e uniche che Dio ha seminato in ognuno. Così, diceva Carlo, succede che “tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”.
Non lasciare che ti succeda questo.
Francesco
Dall’Esortazione apostolica “Christus vivit” ai giovani e a tutto il popolo di Dio
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domenica 27 settembre ore 18.00
Giovanni Allevi, Luca Fiorani, Pietro Maranesi, Athenagoras Fasiolo, Michele Afferrante
Modera Michele Zanzucchi
in collaborazione con Frate Indovino
Dei diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile che l’ONU ha proposto nell’Agenda 2030, almeno otto interessano direttamente la salvaguardia del creato, richiamando la necessità di sviluppare economie rispettose dell’ambiente, come richiamato più volte anche da Papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’ e dal Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo: ne parlano un musicista, compositore, direttore d’orchestra e pianista, un fisico ricercatore dell’ENEA , un teologo cappuccino e il portavoce fino a pochi mesi fa del Patriarca Bartolomeo
| Novità - Nomine ed elezioni |

Bigorio, 22 settembre 2020
Carissimi fratelli,
Questa mattina si è tenuta l’elezione del Custode e dei due consiglieri della Custodia della Svizzera Italiana.
Questo il risultato delle votazioni:
Custode: fra Mauro Jöhri
1° Consigliere: fra Michele Ravetta
2° Consigliere: fra Gianbattista Rosa
Vogliamo affidare al Signore e all’intercessione di San Nicolao della Flüe il lavoro del nuovo Consiglio e il cammino di tutta la Custodia della Svizzera Italiana.
Fraternamente,
Fra Angelo Borghino
Ministro provinciale
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- “Fratelli tutti”, Francesco firmerà la sua Enciclica il 3 ottobre ad Assisi

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