01. Matteo Lolli da Agnone
02. Girolamo Caruso da Cammarata
04. Carlo Maria Vigevano da Abbiategrasso
05. Giuseppe Maria Diliberto da Palermo
06. Guglielmo Massaia da Piovà d'Asti
07. Raffaele Petruccelli da Sant'Elia a Pianisi
08. Arsenio Migliavacca da Trigolo
09. Marcellino Maoloni da Capradosso
10. Giovanni Pietro da Sesto S. Giovanni
11. Angelico Lipani da Caltanissetta
12. Daniele Rossini da Samarate
13. Damiano da Cingoli
14. Pietro Privitera da S. Pietro Clarenza
15. Giacomo Filon da Balduina
16. Umile Bonzi da Genova
17. Cirillo Giovanni Zohrabian da Erzerum
18. Giuseppe Bocci da S. Elpidio a Mare
19. Cecilio Cortinovis da Costa Serina

Personaggi - Servi di Dio |
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Giovanni Bonzi, (in religione p Umile da Genova), fondatore delle Piccole Ancelle di Gesú Bambino e del "Sorriso francescano", nato a Genova il 21 aprile 1898, morto ivi il 9 febbraio 1969.
Di famiglia distinta, diplomato in ragioneria e impiegato presso la Cassa di Risparmio di Genova (1917), entrò a 20 anni (1918) tra i cappuccini assumendo il nome di Umile da Genova. Ordinato sacerdote (25 gennaio 1925), fu mandato a Roma dove, presso l'università Gregoriana, si laureò in teologia e filosofia tomistica (1928). Per un ventennio circa (1928-45), fu insegnante nello studentato del suo Ordine a Genova, alternando l'attività scolastica con un intenso apostolato di predicazione, di direzione spirituale, di pubblicistica ascetica e storica e impegni diversi entro il suo Ordine e al servizio della diocesi. Fu nominato visitatore di diversi istituti religiosi in Genova (1940-1), giudice del tribunale ecclesiastico della regione ligure (1943), vicepostulatore nella causa della serva di Dio M. Francesca Rubatto, fondatrice delle suore Terziarie cappuccine di Loano (1943).
Subito dopo la guerra si fece promotore di un'opera di assistenza dei bambini abbandonati, a cui diede il nome di "Sorriso Francescano" (1945). Per questo istituto, fondò la nuova pia unione (1946). L'opera assorbí gli ultimi 24 anni della sua vita (1945-69). Sotto il suo impulso e con l'aiuto dei confratelli cappuccini e di generosi benefattori, l'opera si estese a Genova, a Savona, a La Spezia e altrove. Il 26 gennaio 1960, il Presidente della Repubblica Italiana gli conferí la medaglia d'oro "per non comuni e gratuite prestazioni a favore dell'istruzione elementare e dell'educazione infantile ".
Dopo la morte venne tumulato provvisoriamente nel cimitero di Staglieno, nella tomba della famiglia Beretta, in attesa della sua traslazione nella chiesa che è sorta accanto al suo istituto di Coronata. Presso il Tribunale delegato di Genova è in corso ancora il processo diocesano sulla vita e virtú del servo di Dio.