Eventi di rilievo
Un dato positivo rispetto al resto del mondo occidentale dove i seminaristi sono sempre meno numerosi. Crescono, invece, in Asia, Africa e Oceania di Giacomo Galeazzi Dopo la bufera-abusi, per la Chiesa degli Stati Uniti è iniziata la risalita. Archiviato il «decennio orribile» 2001-2011 (funestato da una raffica di tracolli finanziari e d’immagine), la Chiesa Usa mostra chiari segnali di ripresa. Nell’ultimo anno ci sono state 467 ordinazioni sacerdotali e significativamente proprio il seminario di Boston (diocesi-epicentro dello scandalo-pedofilia) è diventato il simbolo della rinascita. Quest’anno il cardinale Sean Patrick O’Malley, frate minore cappuccino, inviato dal Papa a Boston per attuare la «purificazione» e ricostruire dalla fondamenta la Chiesa locale, ha dovuto respingere le richieste di iscrizione al seminario perché erano troppe. E anche il Wall Street Journal documenta questo inatteso «boom» con una ampia inchiesta sul «cattolicesimo vittorioso» e lo attribuisce al carattere tradizionale del cattolicesimo della nuova dirigenza episcopale: i cosiddetti "conservatori creativi" di stampo ratzingeriano. |
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