Eventi di rilievo
Eventi di rilievo
R. – L’ho accolto con sorpresa, naturalmente con gratitudine e con l’animo disposto a collaborare per l’amore e per il servizio alla santa Chiesa. D. - Dalle nomine si evince una Chiesa sempre più universale e aperta alle periferie … |
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- Papa Francesco, strumento di pace nel libro di Paolo Loriga
- Assisi, XXIX Concerto di Natale con il Maestro Piovani e la cantante Anggun
- Messaggio Papa per la pace: fraternità sconfigga schiavitù
- Lettera del Santo Padre al Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia per l’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie




Tanti i commenti in tutto il mondo alle nomine cardinalizie annunciate ieri dal Papa al termine dell’Angelus. La Chiesa, dunque, il 14 febbraio avrà 20 nuovi porporati, di cui 15 elettori: in molti vengono dalle cosiddette periferie, Oceania, Africa, Asia, America Latina. Sarà cardinale anche mons. Edoardo Menichelli, arcivescovo di una piccola diocesi italiana, Ancona. Sergio Centofanti gli ha chiesto come abbia accolto questa nomina:
È un polittico di 23 sante distribuite nell’arco di venti secoli di storia del cristianesimo: nelle singole tavole, occupate dalle figure aureolate, si ha quasi sempre un riquadro curioso, spesso legato alla nostra contemporaneità.
Una “Preghiera per Roma”: l’hanno voluta il cardinale vicario Agostino Vallini e il Consiglio episcopale della Diocesi e si svolgerà il 22 dicembre, alle 19.00, nella Basilica di Santa Maria Maggiore. “In questi giorni la nostra città vive pagine amare della sua storia per le gravi vicende di corruzione”, scrive il cardinale Vallini nella lettera che invita i fedeli a ritrovarsi davanti all’icona della Salus Populi Romani. Di fronte al “clima di sfiducia e di pessimismo, già presente a motivo della grave crisi economica”, aggiunge il porporato, “la nostra Chiesa diocesana … sente più che mai l’urgenza della conversione dei cuori e di annunciare la speranza per una nuova stagione di legalità e di serenità”.
Una comunicazione autentica guarda alla vita reale senza correre dietro a mode o allarmismi. E’ quanto sottolineato da Francesco nell’udienza in Aula Paolo VI alla comunità di lavoro di Tv2000, definita dal Papa la “televisione della Chiesa italiana”, e di Radio InBlu. Il Pontefice ha esortato i media cattolici a “risvegliare le parole”, ad aprirsi e non chiudersi e, ancora, a parlare alla persona tutta intera. L’indirizzo d’omaggio al Papa è stato rivolto da mons.
Ha vinto la semplicità della Chiesa in uscita di Papa Francesco